San Marino Oggi. Gabriele Gatti: Memorandum, essenziale per San Marino

San Marino Oggi. Gabriele Gatti: Memorandum, essenziale per San Marino

Franco Cavalli di San Marino Oggi: “E’ una sciocchezza dire che il memorandum con Bankitalia sarebbe un ritorno al passato
/ ”
Gabriele Gatti: “Con l’Italia riaperto
il dialogo solo a livello di immagine
” / “La politica non può delegare ai tecnici. Nuovo accordo con Roma che superi quello del ‘39″

L’accordo tra Banca Centrale e Banca d’Italia
è fondamentale per lo sviluppo e il rilancio del
sistema bancario e finanziario”. Così l’ex segretario
di Stato alle Finanze, Gabriele Gatti
che sull’argomento non lesina critiche anche
a chi ha difeso la decisione di non firmare più
un memorandum d’intesa.
(…)

“Non è possibile farne a meno – dichiara
senza mezzi termini -. Da quanto è emerso
è evidente che il problema non è tecnico ma
politico. Mi meraviglio che dal governo abbiano
dichiarato che sarebbe stato un ritorno al
passato. Non ho mai sentito una sciocchezza
più grande di questa. Le nostre banche
hanno bisogno di certezze e di regole. Hanno
bisogno che i prodotti finanziari sammarinesi
possano essere riconosciuti in Italia e hanno
bisogno di poter operare in Italia
.
(…)

Però al momento non ci sono banche Italiane
nel mercato sammarinese o viceversa,
mentre era così in passato quando si
ipotizzava la stipula del memorandum
“Quando sento dire che non si ravvisa la necessità
di questo accordo mi chiedo: cosa
faranno le nostre banche? Come potranno
sopravvivere? Anche perché la rinuncia
all’accordo
significa che l’Italia non vuole che
le proprie banche vengano ad operare a San
Marino e che le banche sammarinesi facciano
attività anche in Italia. Così nella realtà
San Marino è sempre più isolato”.

Eppure sul rilancio dei rapporti con l’Italia
il Patto aveva giocato tutta la sua campagna
elettorale

“È vero. All’inizio di questa legislatura avevamo
puntato su un nuovo e più saldo rapporto
con l’Italia. E tra i tanti accordi da siglare,
come quello di modifica all’accordo contro le
doppie imposizioni fiscali, quello di cooperazione
economica e quello di collaborazione
finanziaria c’era anche quello tra le rispettive
banche centrali. Questo percorso invece si
è interrotto.
(…)

Non è possibile che il nostro paese,
che è un’enclave dell’Italia, non collabori
con l’Italia. E parlo del settore bancario e finanziario,
ma potrei estendere il discorso al
Parco scientifico e tecnologico che è stata
completamente stravolto, ma ci sono anche
le problematiche dell’esterovestizione e della
stabile organizzazione, ecc… Mi riferisco in
sostanza ad una vera normalizzazione dei
rapporto con l’Italia e alla possibilità di lavorare
e collaborare insieme”.

Però con il nuovo governo italiano le cose
vanno meglio di prima.

“Nella realtà debbo purtroppo rilevare che
a livello di immagine il dialogo si è riaperto,
ma nella sostanza San Marino è ancora nella
black list nonostante le norme di trasparenza
e di adeguamento agli standard internazionali
introdotte”.
(…)

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