San Marino Oggi: incontro Psd – Upr

San Marino Oggi: incontro Psd – Upr

San Marino Oggi: Positivo l’incontro interlocutorio tra l’area centrista e quella socialista / Psd e Upr verso l’intesa

All’interno: Con il benestare di Dc e Ap ieri faccia a faccia tra area socialista e centrista / Pds e Upr, verso l’intesa per la formazione della lista unica / C’é anche chi si augura un atto di coraggio dei giovani socialisti riformisti

Nel tardo pomeriggio incontro vertici Psd e
Upr. Argomento unico: lista in comune. Non é
stato deciso nulla ma le premesse per un unione
di intenti c’é tutta. In sostanza i due partiti
stanno abbozzando una lista sul tipo di quella
che stanno cercando di fare in Italia il Pd e
l’Udc, cioè unire forze centriste con forze socialiste
nell’interesse comune del Paese. Un
tentativo che oltre confine trova difficoltà mentre
a San Marino pare ci siano buone possibilità
di successo. Prima del vertice il segretario
Psd Gerardo Giovagnoli in maniera semplice e
lineare aveva anticipato sull’evenienza si una
lista comune con altre forze “Nessuna preclusione
per chi la pensa come noi sulle sorti del
Paese, nessuna preclusione per chi nella sinistra
vuol unire e non dividere”. Senza battere
ciglio ha liquidato anche la vicenda che tiene
calda l’area socialista, meglio la possibilità di
alcuni giovani socialisti, quelli riformisti, per un
ritorno alla casa madre, nel Psd. Giovagnoli
ha fatto slittare elegantemente il rischio di dire
qualcosa che potrebbe inquinare il dialogo con
altre forze della sinistra, esempio i movimenti.
Una apertura comunque per rinforzi alla lista
dei candidati Psd c’è; le buone intenzioni ci
sono basta solo concretizzarle. Dice il segretario
“Non abbiamo preclusioni come già evidenziato,
siamo aperti a tutte le soluzioni purché
si tratti di persone credibili e di buona caratura”.
Lista unica e la ripartizione dei posti come
potrebbe essere? “Unico limite numerico agli
apporti esterni è quello dei sessanta candidati”,
ci scherza sopra Gerardo Giovagnoli, non
vuol sbilanciarsi, teme giustamente di essere
frainteso. E qui si torna al punto di partenza,
ai posti lasciati liberi a forze esterne al partito,
quello istituzionale, ma che diano garanzie
per un impegno forte sulla strada della ripresa.
Dunque Upr, seppure dubbioso, sull’uscio della
grande coalizione che dovrebbe prendere
il posto del Patto. Ma Dc e Ap cosa pensano
di questa evenienza? La risposta da un dirigente,
sempre del Psd “Se l’incontro c’è significa
che quei due partiti non hanno posto
veti particolari”. Con Upr in lista, resteranno
posti per qualche giovane scalpitante dei socialisti
riformisti? “A mio avviso loro l’intenzione
l’avrebbero, credo manchi solo il coraggio
per il salto”. In attesa delle ultime su alleanze
e lista candidati passa in seconda battuta
la scelta della prossima Reggenza. La Dc ha
confermato che non è disposta a rinunciare ed
ha già dato indicazioni di massima (potrebbe
essere un consigliere che non si ripresenterà),
Ap avrebbe già indicato Alberto Selva. Resta il
Psd, Gerardo Giovagnoli ieri pomeriggio “Sarà
una Reggenza con valenza diversa per via
delle elezioni”.

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