Franco Cavalli – San Marino Oggi: “Il nostro ruolo come società civile è quello di promuovere la moderazione per consentire ai decisori di operare senza panico e respingere la pressione degli estremisti” / “San Marino può alzare la voce della coscienza in Europa” / Pace in Medio Oriente, parla Hod Ben Zvi presidente dell’Upf Israele
SAN MARINO. Da settimane in Israele si susseguono diversi scontri e sembrava anche imminente un’azione di terra nella striscia di Gaza da dove partono la maggior parte dei razzi contro lo stato ebraico. Ma oggi dovrebbe essere il giorno del cessate il fuoco. Però la situazione resta difficile e conta purtroppo già più di 220 morti tra la popolazione civile, bambini compresi. Anche San Marino si è interessato alla situazione e sono già diversi gli appelli che si susseguono per un ritorno al dialogo e alla pace. San
Marino Oggi ha deciso di affrontare l’argomento intervistando Hod Ben Zvi, presidente dell’Universal Peace Federation di Israele, già in passato in visita a San Marino e attivo da anni per promuovere il dialogo e la pace tra le varie popolazioni che vivono in Terra Santa.
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Lei ha figli che prestano servizio militare in quanto la leva, in Israele dura tre anni per gli uomini e due per le donne. Com’è da genitore vivere questi momenti?
“Le mie due figlie e il figlio maggiore hanno già completato il loro servizio, ora solo mio figlio più giovane è in prima linea nel Sud del paese. Mia figlia era sul campo di battaglia durante l’operazione “Pilastro di Difesa” (Pillar of Cloud) e fu piuttosto forte e traumatico. Questa volta l’operazione “Protective Edge” sembra così lontano come un Déjà vu. Come genitore, ma anche come patriota e un fautore della pace, sono in costante preghiera per la sicurezza (…)”.