San Marino Oggi: Riproposta la legge sulle libere professioni Iss bocciata ai referendum, “si vuole far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta” / “Clima dittatoriale instaurato da governo e maggioranza”/ Rete, Civico 10, Sinistra unita e Lazzari respingono metodi e contenuti del confronto post referendario
SAN MARINO. Nonostante l’inequivocabile messaggio che la cittadinanza ha dato sui temi referendari, in particolare sulla legge riguardante le libere professioni dei dipendenti dell’Istituto per la sicurezza sociale, “il governo vuole far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta”. Così Rete, Civico 10, Sinistra unita e il consigliere indipendente Luca Lazzari si schierano dalla parte di quei 11mila cittadini che “si sono espressi contro la legge sulle libere professioni” e, attraverso una nota, spiegano come si è svolto il tavolo di confronto post referendario con i partiti politici di maggioranza e le opposizioni: “Ci siamo seduti a quel tavolo ribadendo sin da subito la necessità di creare le condizioni affinché il confronto fosse reale a partire dal rispetto del risultato referendario e dalla pubblicazione dei dati, degli atti amministrativi e dei documenti necessari per comprendere le situazioni ed i processi decisionali”. “Purtroppo così non è stato e anzi – aggiungono Rete, C10, Su e Lazzari -, dopo quasi 2 mesi dall’unico incontro fatto (e ci dicevano che c’era fretta), pochi giorni fa al tavolo ci siamo ritrovati al secondo incontro senza la minima idea di cosa si andasse a discutere, senza un ordine del giorno, ritrovandoci a sorpresa come proposta la stessa legge bocciata, ma sotto le spoglie di un regolamento interno modificabile in ogni momento dal Comitato esecutivo Iss”. (…)
