San Marino Oggi: Domani sera incontro pubblico a Faetano organizzato dai comitati promotori dei quesiti / Civico 10: “I costi della democrazia devono essere ottimizzati” / Lamentele per il mancato “election day” che costerà 223 mila euro in più
SAN MARINO. Altro che tagli alle spese pubblica: non aver accorpato le date del voto per i referendum e per le amministrative comporta spese per 223.000 euro che potevano essere evitate. Civico 10, in una nota, sottolinea come, per volontà della maggioranza, diversamente dall’Italia, non si è scelta la strada dell’election day. Eppure a San Marino, “Comitati promotori per l’abrogazione della Legge sulla Libera Professione Iss e sul Decreto Fondi – spiega una nota – hanno cercato in ogni modo affinché non venissero duplicate spese pubbliche”. I costi della democrazia, sostiene il movimento civico, “possono, anzi, devono essere ottimizzati”. “Non la pensa invece così – rimproverano da C10 – la Democrazia cristiana che invece, pochi giorni prima che venisse stabilita la data della consultazione referendaria, aveva espresso tutta la sua contrarietà al famigerato Election Day”. (…)