San Marino Oggi: Cani avvelenati, 6mila firme per chiedere giustizia per i cani uccisi fuori dalla mostra / Intanto il legale che difende gli espositori torna sul Titano per meditare azione legale
Cani avvelenati, polemiche sul web contro il nuovo appuntamento con la mostra canina, fissata dal Kennel club San Marino per il prossimo 22 e 23 ottobre: su Facebook, chi s’è unito nel gruppo per chiedere giustizia per gli animali morti, chiede che venga boicottata. Insomma, a quattro giorni dagli ultimi casi di avvelenamenti, e a otto dalle ultime due morti, non si placa il nervosismo per la mattanza sammarinese.
On line, la petizione che chiede giustizia per i cani uccisi alla mostra canina di fine maggio scorso ha già raggiunto l’incredibile quota di quasi seimila sottoscrizioni. E non si ferma nemmeno la battaglia legale di molti degli espositori che si considerano vittime del terrore patito all’expò sammarinese.
Mentre sul territorio continuano le manifestazioni di protesta nel tentativo di sensibilizzare le istituzioni riguardo un problema che sta rischiando di diventare una psicosi a livello nazionale, i cinofili coinvolti nella manifestazione internazionale annullata a fine maggio sul titano, proseguono nella loro azione legale contro il Kennel Club di San Marino.
La scorsa settimana, l’avvocato Giovanni Bonifacio – che rappresenta parte degli espositori che hanno deciso di avviare un’azione legale contro il Kennel club di San Marino – è salito sul Titano per incontrare il collega e pattuire con lui le azioni da intraprendere. Bonifacio – come dichiarato al quotidiano on line Certastampa.com – ha anche informato la Federazione internazionale del diniego da parte del club sammarinese, ad essa affiliato, di rimborsare intanto le quote agli iscritti all’expo di fine maggio, chiedendo alla Federazione stessa di prendere provvedimenti. Questo in base all’articolo 3 del regolamento internazionale, che prevede il rimborso quando una manifestazione viene annullata.