Caterina Morganti – San Marino Oggi: “Occorre ricostruire un senso di identità e ripartire dalla riscoperta del piacere di abitare la Città oggi asservita alla logica del commercio” / “Ma qui c’è il senso dello Stato?” / “Quando si cercano soluzioni troppo distanti dalle proprie vocazioni si fallisce”
SAN MARINO. (…) Due turisti distinti, benestanti, proprio quel tipo di turista che tanto si vagheggia nelle numerose dichiarazioni fatte dalle associazioni di categoria e dalla politica. Mi domandano a bruciapelo “ma qui a San Marino, c’è il senso dello Stato?”. Sorpresa dalla insolita domanda rispondo: “bèh dipende…”. Non faccio in tempo a terminare e ribattono “Sa non si percepisce che siete una Repubblica, per noi è la prima volta a San Marino, siamo venuti incuriositi da quello che sapevamo di voi: terra indipendente, piccola Repubblica, ma qui abbiamo trovato ben poco di tutto questo, solo cineserie e tutto finto”. Punta sul vivo difendo il mio Paese. “Non è tutto finto – rispondo – le torri, ad esempio, sono una conseguenza importante di una politica portata avanti, all’inizio del secolo scorso, per mantenere salda l’indipendenza. (…) Ci restano quelli che vengono a San Marino a comprare le armi o i russi per la pelletteria poiché anche il prodotto che si offre al turista è la conseguenza di questa “distrazione” dalle nostre origini per questo sarebbe importante avviare anche una ricerca sulla proposta da avanzare a un turista che resta sempre affascinato dalla nostra particolarità, almeno quello danaroso che vorremmo. Ricostruita una identità si potrà cominciare a riflettere su nuovi progetti possibili di sviluppo, ma prima i fondamentali.
