San Marino Oggi: Ciò che è
pubblico e ciò
che non lo è
In questi giorni di campagna
elettorale qualsiasi
argomento si presta a
strumentalizzazioni. Siamo
i primi ad ammetterlo.
Però per chi lavora in
un settore come il nostro
ogni tanto, qualche puntino
sulle i tocca ripristinarlo.
Ci piacerebbe entrare nel
merito anche della libertà
della rete, ma non è questo
il momento, tuttavia
sull’utilizzo di Facebook
una piccola precisazione
ci vuole, soprattutto per
coloro che sono sempre
pronti a dare consigli sul
lavoro degli altri, ma quasi
mai ad accettarli se riguardano
il loro.
(…) Per quanto ci riguarda, spieghiamo
ai vari candidati, che
la loro vita è pubblica e più
pubblica di altri, e questo
vale anche per quello che
“postano” su Facebook.
Anzi, ci sentiamo di affermare
che anche il loro conto in
banca non dovrebbe essere
riservato, come sta avvenendo
in Grecia. In Svezia
pure la posta cartacea inviata
ai ministri può essere
consultata dai cittadini (salvo
particolari casi in cui sia
tenuta riservata). Per quanto
ci riguarda quindi, se troveremo
qualcosa su Facebook,
Twitter o altro che per
noi abbia valenza di notizia
e dopo le adeguate verifiche
del caso (che non sono
certo causa di “inefficienza
come qualcuno scrive, ma
tutt’altro) la pubblicheremo,
che possa piacere o meno
ai protagonisti. E ciò anche
senza una preventiva comunicazione
all’interessato,
che al massimo è questione
di cortesia, non certo di
scorrettezza. (…)
