Su ogni residente della Repubblica di San Marino gravano almeno per 5.300 euro i ritardi nella riscossione della monofase da parte degli organi preposti (Ufficio Tributario, Banca Centrale), con la tolleranza dei governanti in carica e la condiscendenza – potrebbe essere diversamente? – di tutte le forze politiche.
Il fatto è emerso ieri al termine della consueta conferenza stampa tenuta dal Congresso
di Stato.
Il bilancio dello Stato è in difficoltà come ha messo in evidenza la relazione del Fondo Monetario Internazionale. Nuove pesantissime imposizioni stanno per abbattersi sui cittadini a partire dalla patrimoniale.
Eppure i politici – su pressione dei poteri forti? – non si curano di mettere l’amministrazione pubblica nella condizione di riscuotere quello che potrebbe e dovrebbe riscuotere.
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