San Marino. Oltre 3500 le presenze alla serata di ieri della Festa dell’Amicizia

San Marino. Oltre 3500 le presenze alla serata di ieri della Festa dell’Amicizia

“Pienone a Serravalle per la Kermesse della 49a Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese – che finirà stasera domenica 21 agosto – con oltre 3.500 presenze tra piazza Bertoldi, il Parco Dante Alighieri (Ex-Orti Masi) e la Terrazza Ex-Ritrovo di Serravalle”.

Ne dà notizia il Partito Democratico Cristiano Sammarinese, aggiungendo: “In Piazza Bertoldi, l’orchestra di Marianna Lanteri insieme ai ballerini di Rimini Dance Company hanno fatto il pieno e fatto ballare centinaia di persone sul palco. Agli Orti Masi, il Live Festival ha offerto ottima musica delle bands Ground Hero, Utopia, Five Sides e ha riempito il parco di giovani che ballavano sulle note blues della Funky Gallo “Zucchero” Tribute Band”.

E aggiunge: “Sulla Terrazza Ex-Ritrovo, strapiena ancora una volta, si è affrontato il tema: “UNIONE EUROPEA: LE RAGIONI FORTI UN’OPPORTUNITÁ STRAORDINARIA”. Sono intervenuti: Beccari Luca (PDCS), Tito Masi (ANIS), Federico Gianni (ABS), Gianluca Montanari (CDLS), Gerardo Giovagnoli (NPR), Giuseppe Maria Morganti (Libera). L’esordio di Luca Salvatori di RTV, moderatore della serata, ha subito evidenziato come su tale tema tutti gli ospiti fossero d’accordo ma, per superare alcune perplessità dei cittadini, fosse necessario chiarie i vantaggi di questa scelta per i sammarinesi”.

“Rispetto a questa sollecitazione Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, ha subito chiarito che questo è il tema principale della legislatura. Un negoziato che non nasce con questa legislatura, ma nel 2015, per addivenire ad una migliore integrazione con il mercato unico, dopo il Referendum svoltosi nel 2013. Un percorso che parte da lontano e che oggi trova San Marino al tavolo con Monaco ed Andorra, di fronte alla Commissione Europea per concludere questo Accordo, dopo l’indirizzo già espresso dall’UE, che considera l’integrazione dei 3 piccoli Stati come un tassello fondamentale. «Per San Marino, Monaco ed Andorra questa è una grande opportunità – continua Beccari – per eliminare i limiti che ha San Marino nel relazionarsi con i Paesi europei. Oggi l’UE è costituita dai 27 membri, più tutti i Paesi che hanno accordi con essa». Il SdS ribadisce che le 4 libertà costituiscono un’opportunità per il lavoro, lo studio, l’operatività per le imprese e per il settore bancario, e la possibilità di partecipare alle politiche europee nelle difficoltà dei grandi eventi o crisi, come il Covid e la guerra. «É una sfida – prosegue Beccari – che porta con sé anche degli adeguamenti, ma credo che la bilancia costi-benefici sarà fortemente favorevole a San Marino. Questo Accordo non ridurrà le condizioni di vita dei sammarinesi, ma le aumenterà». Il Segretario sottolinea che in questa legislatura sono state sfoltite le “linee rosse” sui 25 allegati dell’aquis che San Marino deve recepire in toto, e su cui l’UE si è impegnata senza creare limitazioni alle opportunità che ne deriveranno, ma tenendo conto delle peculiarità dei tre piccoli Stati. «Per evitare il rischio di un aumento demografico fuori controllo stiamo negoziando meccanismi di quote simili a quelli del Liechtenstein, per la concessione di circa 200-300 residenze all’anno, lo stesso numero degli ultimi anni. Sulla liberalizzazione dei servizi, già oggi gli italiani possono venire a San Marino per la Convenzione vigente con l’Italia. Rispetto a ciò l’Accordo non cambierà molto». Beccari conclude sostenendo che sia necessario fare questa scelta con convinzione. Una scelta che il nostro Paese non può perdere, e che sarà una svolta epocale per il futuro di San Marino.

Anche Libera è assolutamente d’accordo sul fatto che il percorso debba andare avanti per beneficiare di un più grande mercato. «Però – interviene Giuseppe Maria Morganti di Libera – non dobbiamo rendere questo dibattito solo di natura economica. L’UE è un progetto culturale, nato per la pace. L’accordo integrerà San Marino nel mercato economico europeo, ma avrà anche un grande risvolto a livello culturale». Per Morganti, la Repubblica di San Marino è detentrice soprattutto di un patrimonio non materiale, fatto dalla propria storia. Rispetto alla necessità di un Referendum per il coinvolgimento della cittadinanza, il Consigliere di Libera si dice favorevole, ma informando continuamente la popolazione, in modo che ci sia consapevolezza di questa scelta. Risulterà necessaria anche la creazione di tavoli specifici per affrontare questo Accordo come una Commissione che lavori in maniera permanente.

«La Repubblica di San Marino, pur essendo fuori dall’UE, si deve adattare, perché siamo in Europa dal punto di vista geografico, ma non dello status. Quando l’Accordo sarà finalizzato – esordisce Gerardo Giovagnoli di NPR – non si tratterà di cambiare i rapporti con l’esterno, ma la nostra economia, le nostre leggi. Vorrei che dessimo un forte impulso in tal senso, perché ci stiamo avvicinando alla scadenza. L’UE intende finire il negoziato il prossimo anno». Il Segretario del PSD insiste sulla necessità di un cambio di passo e di non avere paura. Anche l’unanimità che il Consiglio Grande e Generale ha espresso sulla volontà di finalizzare l’Accordo con l’UE, è segno che non c’è un’alternativa a questa scelta. «Faccio la proposta – continua Giovagnoli – di istituire una Commissione Affari Europei, specifica. Servirebbe un canale preferenziale, perché questo Accordo è centrale per il futuro». Il Consigliere di NPR evidenzia che dal 2009 ad oggi abbiamo perso il 25-30% del PIL, restando fuori dall’UE, e si domanda cosa sarebbe accaduto rispetto a tutti problemi del nostro sistema, in ambito economico, bancario, di sicurezza, se avessimo già concluso l’Accordo. «Non so se ci sarà un Referendum – conclude Giovagnoli – ma, in tal caso, quando si arriverà a quel momento bisogna che non ci siano perplessità, e tutto sia il più chiaro possibile. Se non cogliamo questa opportunità adesso, non ce ne sarà un’altra».

Luca Montanari, Segretario Generale della CDLS, chiarisce la forte posizione del sindacato a favore dell’UE. «Non è una fuga in avanti, ma una posizione che già da anni perseguiamo. L’Accordo di Associazione è più tecnico che politico, ma quando si parla di scambio di lavoro, bisogna allargare le relazioni. Anche le possibilità che si aprirebbero per un nuovo sviluppo economico, andranno a beneficio dell’occupazione». Il responsabile del Sindacato non ha paura “di un’invasione” di San Marino da parte dei nuovi residenti, perché nell’UE la valutazione delle richieste di residenza è molto ponderata e organizzata, ed evidenzia il valore dello scambio culturale tra tutti i soggetti che saranno a San Marino. «Come sindacato – prosegue Montanari – noi non cerchiamo solo vantaggi, ma anche di ampliare le nostre opportunità. Se fossimo dentro l’UE, con le norme attuali, in cui l’assunzione nominativa è già vigente, un residente si potrebbe già iscrivere all’Ufficio del Lavoro per potere essere assunto. Prima di pensare alle assunzioni serve aumentare l’offerta di lavoro». Anche in conclusione di intervento, viene ribadito che l’Accordo di Associazione sarà importante per il quadro di investimenti che si potrà generare, al fine richiamare nuove imprese, e creare nuove opportunità di lavoro.

Anche Tito Masi, rappresentante dell’ANIS, dice che da tempo l’associazione degli imprenditori ha fatto una scelta a favore dell’UE, ma non da sempre. «C’è stato un periodo in cui l’atteggiamento era di resistenza. Sono contento di partecipare ad un dibattito che ha questo titolo. Anche la DC – evidenzia Masi – in passato aveva opinioni diverse. Oggi questa è una strada chiara, inequivocabile e senza ritorno». Se ci sono voluti 40 anni per la maturazione di questa posizione, secondo Masi la ragione è nell’idea del passato che San Marino potesse basarsi sui 3 capisaldi dell’economia opaca di allora. «L’UE è soprattutto economia e senza questo accordo San Marino non ha futuro. Noi – prosegue l’industriale – siamo ancora un Paese extra-comunitario, mentre l’UE si dà regole che pesano anche sulla nostra realtà. Una realtà che ha come principale sbocco proprio l’Italia e l’UE». Dopo avere evidenziato alcune problematiche concrete per il settore produttivo, derivanti proprio dalla mancanza di tale accordo, Masi ribadisce che non c’è futuro se non si conclude in tempi brevi questa trattativa, per avere libero accesso al mercato europeo al pari delle altre imprese. Un ultimo riferimento, viene fatto sulla questione dell’IVA, ritenuta necessaria, perché l’imposta monofase risulta sconosciuta, incongrua e non compatibile con il resto dell’Europa.

Per Federico Gianni, Segretario Generale dell’Associazione Bancaria Sammarinese, l’Accordo di Associazione all’UE rappresenta una necessità per il settore bancario. «Oggi – esordisce Gianni – noi possiamo lavorare solo dentro al nostro territorio, senza avere le stesse opportunità del resto delle banche europee. Per il nostro settore sarebbe un vantaggio poter accedere al mercato all’ingrosso dei capitali, per finanziarsi con opportunità di maggior favore. Anche poter commercializzare prodotti in regime di libera prestazione è vantaggioso, come pure accedere ad alcuni strumenti proposti dalla Banca Centrale europea, come fornitore di danaro a prezzi più vantaggiosi, soprattutto in caso di crisi». Il rappresentante delle banche sammarinesi espone diversi dati sulla situazione attuale del sistema bancario sammarinese, che dopo anni difficili sta ritrovando fiducia e risanamento. Costantemente aumentata la raccolta bancaria a partire dal 2020 ad oggi, di circa 400 milioni€ e, nel 2021, dopo 11 anni di perdite ininterrotte, anche il bilancio del sistema bancario è in positivo di 8 mln. Inoltre, il responsabile di ABS evidenzia che anche il patrimonio netto delle banche, che ne definisce il rafforzamento, è aumentato di 37 mln rispetto all’anno precedente. «Il nostro sistema oggi – sostiene Gianni – ha molta liquidità interna. 1.004 milioni€, aumentato di oltre 200 milioni rispetto al 2020. Noi riteniamo che il ritorno all’utile e l’aumento della raccolta totale del sistema bancario, rappresenti un segnale molto positivo di un processo di consolidamento in atto. La fase uno si sta concludendo e le banche si stanno organizzando per la fase due del rilancio, che sarà anche attraverso l’Accordo di Associazione all’UE». Rispetto alla questione della Vigilanza bancaria, l’ABS si dice favorevole ad una vigilanza europea perché a seguito dell’Accordo con l’UE, nonostante i maggiori sforzi necessari, darebbe maggiori garanzie in termini di sovranità ed indipendenza del Paese.

Questa sera, Domenica 21 agosto, alle 20.30, in piazza Bertoldi, il Segretario Politico del PDCS Gian Carlo Venturini, proporrà la propria sintesi politica a tutti gli amici della Festa. Sempre questa sera, in Piazza Bertoldi sarà presente l’orchestra Rossella Ferrari e i Casanova, assieme ai ballerini di Mirco e Sandra, mentre al Dante Alighieri, per i più giovani, la musica delle bands Outlaw, Thunder Brothers e la serata tributo a Ligabue con Gli Stranieri.

Durante tutta la Festa, inoltre, troverete stand espositivi, ruota della fortuna e animazione per i bambini, oltre a zucchero filato, palloncini, e trucca bimbi. Questa sera, inoltre, a conclusione della festa ci sarà l’estrazione della Lotteria dell’Amicizia 2022 che, quest’anno, mette in palio 3500 € e numerosi altri premi. Per maggiori informazioni su tutto il programma della festa potete consultare: il sito del PDCS www.pdcs.sm la pagina Facebook del PDCS: www.facebook.com/PDCS.SanMarino.

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