San Marino Open: bilancio conclusivo della Federtennis

San Marino Open: bilancio conclusivo della Federtennis

Il bilancio finale di Christian Forcellini, presidente della Federtennis: “Con 15mila spettatori complessivi e alberghi pieni per dieci giorni il torneo si è dimostrato un patrimonio per il Paese: l’unione fa la forza, non si può non supportarlo in futuro”

Il direttore del torneo Alessandro Costa: “Abbiamo mantenuto standard elevati di qualità nei servizi anche riducendo i costi e il livello tecnico è stato molto alto”

Una risposta forte, vincente per usare un termine sportivo, proprio nel momento più difficile e per certi versi delicato. E’ quella arrivata dall’edizione 2013 del ‘San Marino Open’, partita con tanti punti interrogativi e finita invece con gli indici in positivo, confermandosi una volta di più l’evento clou dell’estate nell’Antica Repubblica.

“Il nostro torneo ha dimostrato a tutti gli effetti di essere un patrimonio per il Paese, a maggior ragione in un anno sofferto come questo – sottolinea con compiacimento Christian Forcellini, presidente della Federazione Sammarinese Tennis, nel tracciare il consuntivo della manifestazione appena andata in archivio – Ci sono state grandissime incertezze e dal punto di vista del budget economico abbiamo avuto la conferma di poterlo organizzare solo un mese prima dell’inizio, con un inevitabile conseguente slittamento della macchina organizzativa e numerose incognite su quella che poteva essere la riuscita. In particolare non sapevamo cosa poteva determinare la riduzione del montepremi in termini di presenza dei giocatori, così come il dover ridurre necessariamente certi costi per via della minore disponibilità economica poteva ripercuotersi sulla qualità di alcuni servizi. Invece non si è notato nulla di tutto questo e la manifestazione ha risposto persino meglio degli altri anni, riuscendo a mantenere gli standard elevati del passato, quelli che ci avevano portato ad essere premiati dall’Atp come il miglior torneo challenger al mondo nel 2012”.  

Sono i dati a ribadire che gli Internazionali di tennis sono uno strumento principe per portare interesse e attenzione mediatica verso il Titano, ma anche e soprattutto l’esempio ideale di come funzioni il binomio sport-turismo (non a caso le due Segreterie di Stato che si sono impegnate in prima persona per salvare l’evento, rappresentate domenica sera alla cerimonia di premiazione dai rispettivi Segretari di Stato Matteo Fiorini e Teodoro Lonfernini, mentre in tribuna d’onore era presente anche il ‘collega’ Francesco Mussoni, oltre al presidente del Cons, Gian Primo Giardi). 

“In termini di pubblico è stata una delle edizioni con il maggior numero di presenze, 15mila complessive nell’arco della settimana – fa notare Forcellini -. Questo grazie anche ad alcune coincidenze favorevoli, legate al tabellone e all’abbinamento degli incontri. Riempire il Centrale già martedì sera con tremila persone per Volandri-Quinzi ha contribuito a creare interesse anche per i giorni seguenti, con un ulteriore incremento di spettatori rispetto agli anni precedenti. E quindi in questo senso c’è stato un riscontro più che positivo. Poi nei dieci giorni in cui si articola il torneo le camere/notti complessive nelle varie strutture alberghiere sammarinesi coinvolte sono state 1091 rispetto alle 1037 del 2012. Preziosissima in tal senso è stata la collaborazione con il Consorzio San Marino 2000, che ha curato tutto il settore ‘accomodation’ e assistenza giocatori in maniera impeccabile. Analogamente è stato molto apprezzato anche il servizio catering, pure questo sammarinese, come tutto il personale dello staff che lavora al torneo. La dimostrazione, nei fatti, che l’unione delle varie componenti fa davvero la forza. E che il tennis e questo torneo in particolare sono le manifestazioni su cui puntare anche per il futuro dal momento che fanno muovere anche l’economia del Paese: credo che nessun altro evento nel nostro territorio, a parte il Rally Legend che dura però tre giorni, possa vantare numeri del genere”.

Ha di che sorridere, in sede di bilancio, anche il direttore del torneo, Alessandro Costa, a cominciare dall’affermazione di Marco Cecchinato, in tabellone proprio grazie a un ‘invito’ degli organizzatori. “Quando una wild card arriva a vincere il torneo, dal punto di vista tecnico si può parlare di scelta più che azzeccata – dichiara Costa – Comunque la nostra linea si è basata sul merito e i risultati di chi aveva richiesto una ‘carta’ per il tabellone principale, poi Cecchinato ci ha messo davvero del suo battendo tutti avversari meglio classificati di lui nel ranking mondiale. I recenti successi di Fognini nel circuito Atp e di Quinzi a livello junior hanno sicuramente fatto da traino in termini d’interesse, poi ci ha aiutato avere sette giocatori italiani al 2° turno, numeri che non avevamo ad esempio nel 2012, rappresentando indubbiamente una cassa di risonanza maggiore per il pubblico rispetto agli stranieri. E andando avanti c’erano due azzurri ancora in gara ai quarti, spintisi poi sino alla finale, tutta tricolore. Inoltre vorrei evidenziare con piacere l’altissimo livello delle qualificazioni, senza bye come in passato e dove è rimasto fuori chi non aveva punti Atp. Anche il tabellone del doppio era di valore assoluto, paragonabile in tutto e per tutto a un torneo Atp Tour, con tantissimi specialisti presenti: basti dire che sono stati 55 i giocatori in campo sui 64 posti nei due tabelloni, con pochissimi singolaristi schierati anche in doppio. E non a caso questo torneo è stato vinto da una coppia come Monroe-Stadler che solo qualche settimana fa si era imposta all’Atp svedese di Bastaad e aveva disputato la finale a Kitzbuhel”. 

Nella sua disamina Alessandro Costa, romano ma da oltre vent’anni impegnato in prima persona nello staff degli Internazionali, non può trascurare la copertura mediatica. “Nonostante le difficoltà economiche abbiamo avuto due giorni di diretta integrale dei match su Rai Sport e San Marino Rtv dal Centrale di Montecchio. Tutta Italia vede il Paese, il monte e il centro storico, aspetto non di poco conto in una fase difficile come questa. Senza dimenticare – conclude il direttore del torneo – poi il sito web ufficiale, con tantissimi accessi”. 

Un aspetto, quello mediatico, su cui torna a mettere l’accento anche Christian Forcellini guardando in avanti. “Già da domani ci metteremo al lavoro per cercare partner privati in grado di affiancarci, anche se riteniamo che prioritario debba essere il sostegno dello Stato a una manifestazione che aiuta tutto il Paese. Se non si decide di supportare un evento del genere in territorio, quali altri meritano l’appoggio dello Stato? Ringraziamo le due Segreterie di Stato, allo Sport e al Turismo, per lo sforzo compiuto per mantenere in calendario il nostro torneo, come pure i vari sponsor, sia quelli che hanno continuato il loro impegno sia i nuovi, come ad esempio Reggini per il servizio trasporti e il Palace Hotel, che ci ha dato una bella mano quanto alla sistemazione di giocatori e staff. Nell’ottica di un evento patrimonio del Paese mi auguro anzi che in futuro anche altre realtà del territorio possano seguire tale esempio, in primis la tv di Stato – conclude Forcellini – in modo da poterci aiutare a portare ancora le telecamere della Rai o di un’altra emittente nazionale dentro San Marino”. 

 

L’ufficio stampa del San Marino Open

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