Orrore in Palestina
Conseguenza tragica di un mondo cinico
Seguo con angoscia ed orrore quanto avviene in Palestina. Non posso tacere. Ho cominciato a cercare di capire fin dai tempi delle corrispondenze di Ettore Masina al seguito di Paolo VI. Ha poi fondato una associazione in cui ho militato a lungo fino a questa vecchiaia che sarebbe bella se non fosse tormentata, più che dai malanni ovvi, dalla stupidità dei governi e degli uomini che in questo pianeta meraviglioso, in un creato infinito che a pensarci lascia storditi, invece di ringraziare ognuno chi vuole, non trovano di meglio che farsi la guerra, odiarsi fra le razze, tentando di fare soldi a danno dei poveri. I palestinesi sono stati cacciati dalle loro terre, dalle loro case per fare posto ad un altro popolo senza terra, perseguitato anch’esso per secoli. Gli israeliani (perché qui non è un problema di ebraismo, ma di governi), invece di cercare una convivenza comprensiva della violenza fatta al popolo palestinese, immemore delle persecuzioni subite, continua a sottrarre terre e case ai palestinesi, a umiliarli e a mortificarli, negando loro i diritti fondamentali e ogni speranza di futuro.
Siccome i guai non vengono mai da soli, massimalisti, integralisti e fanatici, ignoranti che non mancano mai, pensano di risolvere i problemi del mondo buttano in guerra (ha mai risolto un problema la guerra anche se conseguenza di un’altra guerra, che provocherà a sua volta altre guerre?). E così a pagare le conseguenze tragiche sono e saranno sempre i più deboli e i più poveri. Gli appelli dei pochi saggi fra i “grandi” del modo restano inascoltati e tutti gli stati a fare il tifo per la parte amica in conflitto come in uno stadio di calcio o a tacere.
Povero mondo senza futuro e senza speranza nelle mani di un’umanità così cinica.
Giovanni Giardi