OSLA interviene sull’Art. 20 del Decreto Legge 156/2011 “Decreto Mussoni”. Considerato il difficile momento economico che sta vivendo tutto il settore economico imprenditoriale, il “Decreto Mussoni” ha cercato di incentivare le assunzioni riconoscendo all’impresa la facoltà di assumere il lavoratore per due mesi presso l’impresa ed essere retribuito con l’ammortizzatore sociale.
Questo è in pratica il periodo di prova, che non può durare oltre due mesi. Successivamente se il lavoratore sarà assunto a tempo indeterminato all’impresa spetteranno incentivi sia retributivi che contributivi per 18 mesi. Se il lavoratore venisse licenziato nei primi 24 mesi, l’impresa deve restituire i benefici ricevuti.
Il raggiungimento dell’obiettivo del Decreto e la serietà delle imprese è dimostrata dai dati: al 17/07/2013. Infatti le persone avviate al lavoro in addestramento e formazione con l’Art. 20 sono state 572, di cui solo 45 hanno terminato il periodo di 2 mesi senza proseguire il rapporto di lavoro, mentre ben 527 persone hanno continuato il rapporto di lavoro dopo i 2 mesi; coinvolgendo 400 aziende.
Questo provvedimento ha portato ad un aumento di assunzioni dalla liste di mobilità, diminuendo così il costo della mobilità, che ricordiamo è un costo a carico di tutta la collettività.
OSLA, a differenza di altre parti sociali, si attiene ai fatti ed ai numeri e non a facili strumentalizzazioni interpretative e ad inutili e generalizzati allarmismi circa abusi non corrispondenti al vero. Ci auspichiamo che questi numeri possano essere migliorati con interventi ancora più efficaci nella prossima Riforma del Lavoro, ma serve realismo ed onestà intellettuale nel giudicare interventi normativi soprattutto in anni in cui la disoccupazione è all’8,6% (superiore addirittura a quella di nazioni come gli USA), con circa 1.500 disoccupati.