San Marino. OSLA: “Riforme necessarie con l’obiettivo di reperire le risorse per gli investimenti”

San Marino. OSLA: “Riforme necessarie con l’obiettivo di reperire le risorse per gli investimenti”

“Il giudizio del Fondo Monetario Internazionale sulla Repubblica di San Marino ha messo in luce i punti forti e le debolezze del nostro sistema economico”.

OSLA (Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori) torna a ribadire la necessità di “riforme” per il rilancio del Paese alla luce delle considerazioni espresse dal FMI a margine dell’ultima visita sul Titano. 

“Da un lato viene infatti evidenziata la risposta importante del nostro sistema economico alla crisi prodotta dal Covid, con un rimbalzo del PIL ed un aumento dell’occupazione in tanti settori come mai negli ultimi 10 anni. Risposta soprattutto dovuta al rimbalzo dell’economia che si è registrato in gran parte dei paesi sviluppati.
Ad ogni modo, questo risultato rende merito alla resilienza del tessuto economico della nostra repubblica, composto per oltre il 90% da piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia.

Purtroppo, la fase di rimbalzo non è destinata a durare, anche per effetto della spirale inflattiva che stiamo attraversando, con aumento vertiginosi delle materie prime e dell’energia. A questo si somma l’aumento dei tassi di interesse, determinato dalle banche centrali per mitigare il rialzo dei prezzi, che produrrà un rallentamento degli investimenti.

A fronte di queste sfide imminenti, lo stesso FMI, nella propria relazione, indica le vulnerabilità del nostro sistema, a partire dal bilancio dello Stato. Per questo vengono chiesti interventi tempestivi come la cartolarizzazione degli Npl, la riforma delle pensioni, quella del mercato del lavoro e l’accordo di associazione con l’Ue. Riforme che devono rendere sostenibile il livello di indebitamento del paese, portando il bilancio dello stato a registrare risultati positivi.

Infatti non va dimenticato che tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024 ci sarà da rinegoziare il debito pubblico, per circa 340 milioni di Euro. Debito che deve essere investito nell’economia del paese e non certo per far fronte alle spese correnti.

Per discutere di questi temi, tra i quali i rincari energetici, l’inflazione e il costo del lavoro al fine di trovare soluzioni per sostenere le nostre imprese, OSLA ha chiesto già da diverso tempo un incontro al Congresso di Stato insieme ad Usot come COE (Confederazione Operatori Economici) per il quale purtroppo, a distanza di settimane, siamo ancora in attesa di un riscontro”.

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