San Marino. Osla sui prezzi dei beni essenziali: “Allarmismo ingiustificato”

San Marino. Osla sui prezzi dei beni essenziali: “Allarmismo ingiustificato”

Arrivano precisazioni dall’Organizzazione sammarinese degli imprenditori sull’aumento dei prezzi di beni essenziali sul Titano.

“Non sono stati applicati rincari anomali rispetto alle politiche di prezzo stabilite dalle catene di distribuzione nazionali”, dichiara l’Osla, rimarcando in una nota “l’esistenza di precisi vincoli contrattuali tra il supermercato e la catena di distribuzione nazionale relativi alla definizione dei prezzi”.

“Non è quindi facoltà del singolo supermercato applicare prezzi anomali rispetto agli altri supermercati della stessa catena all’interno della medesima area geografica”, spiega l’associazione di categoria. 

E ancora: “Vi possono essere stati aumenti di prezzi su determinate categorie merceologiche ma che tali aumenti sono riconducibili alla fluttuazione a monte della filiera, per questioni legate a una minore produzione dovuta a ragioni climatiche. Tali prodotti hanno subito un ‘naturale’ rincaro su tutto il territorio italiano, dunque non si tratta in alcun modo di decisioni prese dal singolo supermercato ma di inevitabili rincari dell’approvvigionamento”. 

Sempre l’Osla ribadisce la sua netta contrarietà a questo modo di affrontare la questione: “Qualora si verificassero concreti episodi di aumenti ingiustificati e anomali in alcuni punti vendita, riteniamo doveroso da parte delle istituzioni procedere a precisi e puntuali controlli con relative sanzioni qualora il fatto sia accertato. Riteniamo invece controproducente e ingiustificato creare allarmismo generalizzato tra i consumatori e la popolazione. Tale approccio, non solo non è efficace, ma provoca una inevitabile e ingiustificata perdita di fiducia nel commercio sammarinese con ripercussioni certe e controproducenti sui consumi interni e sul gettito fiscale”. 

Infine, l’Organizzazione sammarinese degli imprenditori invita tutti a “un approccio più puntuale e preciso nell’individuare le criticità, laddove esistenti, e procedere con le relative sanzioni, piuttosto che colpire indiscriminatamente un’intera categoria economica”.

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