San Marino. Ostruzionismo con 400 emendamenti per bloccare la prima lettura del Des in Consiglio

San Marino. Ostruzionismo con 400 emendamenti per bloccare la prima lettura del Des in Consiglio

Ostruzionismo con 400 emendamenti per bloccare la prima lettura del Des. Scherzetto di Libera alla maggioranza …ma anche all’opposizione e a qualcuno dei suoi. In maggioranza Rete e Motus frenano sul Distretto economico

ANTONIO FABBRI – Nell’approcciarsi alla legge di bilancio, la maggioranza non se la passa troppo bene, ma anche l’opposizione non ride. Proprio nella giornata di ieri si sono verificati diversi episodi di natura politica che, comunque, danno il termometro di un quadro confuso e in movimento.

A generare caos non è tanto, almeno per ora, la legge di bilancio, quanto il comma successivo, quello sul Des, il Distretto economico speciale, divisivo in particolare per la maggioranza. Sembrava che la minoranza avesse intenzione di marciare insieme tenendo una linea comune.

Questo almeno era scaturito da un incontro promosso da Libera mercoledì scorso. Condivisi diversi emendamenti ed era stata messa sul tavolo anche la possibilità di fare ostruzionismo. L’ipotesi non era stata scartata del tutto, me neppure si era concretizzata, in particolare perché nella stesa Libera che l’aveva proposta le posizioni non erano così univoche.

Nella seduta di ieri del Consiglio, l’opposizione ha ripreso il confronto per mettere a punto una posizione comune sugli emendamenti, ma proprio mentre nelle sale adiacenti all’aula consigliare il confronto era in corso per concordare le posizioni, in Aula il balzo in avanti lo ha fatto il consigliere di Libera, Giuseppe Morganti, annunciando nel suo intervento l’ostruzionismo. “Com’è possibile – ha detto – che il dibattito sul bilancio si risolva in poche ore? È la prima volta che non si vedono interventi di tutti i segretari di Stato. Poi i consiglieri di maggioranza, ringrazio chi è intervenuto di loro. Ma gli altri? Avete delegato tutto al governo. Noi siamo preoccupati per quello che verrà dopo questa riforma, con il prossimo comma. Pensiamo di attuare una forma di protesta forte, per cui presentato 400 emendamenti alla legge Finanziaria. Di questi 360 non ci interessano, lo facciamo solo per ostruzionismo e per far sì che a quella legge maledetta portata in prima lettura, che prevede la delega della sovranità a soggetti terzi, sebbene miliardari, faremo in modo non si arrivi, non oggi, ma mai. Quella sì è la debacle della Repubblica. Non posso accettare che venga approvato questo accordo scellerato da un partito che ha avuto tanti voti di sinistra. Come Rete. Non parlo di Npr, non riesco a definirlo se è di destra o sinistra”. Un ricatto, lo ha poi definito lo stesso Morganti: o si congela il Des o ostruzionismo.

Primi ad essere sorpresi dell’uscita così “tranchant” di Morganti alcuni di Libera, che hanno cercato di correggere il tiro con Alessandro Bevitori che ha corretto il tiro, “Libera è sicuramente favorevole ad ogni progetto di sviluppo, avevamo detto che eravamo disponibili a parlarne del Des. Ma Libera non è stata coinvolta. All’unisono diciamo siamo disponibili ad approfondire questo progetto assieme a tutti i partiti”. Quindi sia Bevitori, ma anche Matteo Ciacci e Vladimiro Selva, Michele Muratori, precisano quanto detto Morganti che dei 400 emendamenti 360 non interessano, ma in verità sono tutte proposte concrete e sono la visione di Libera, ma possono essere presentati anche in maniera più sintetica.

Viene quindi precisato che si vuole un incontro preventivo sul un progetto che si ritiene di “svendita del paese”. Insomma, prima confronto, poi semmai la prima lettura del Des, che non piace a tutti neppure in maggioranza. Negli interventi di Libera, Matteo Rossi di Npr, ravvisa divergenze: “Almeno arrivate a fare lo show dopo la prima lettura che potrà quanto meno fornire degli spunti di discussione. Qui l’unico spunto che viene – dice – è una grande confusione soprattutto nel primo partito di opposizione, che vuole fare ostruzionismo su una prima lettura di un progetto di sviluppo lamentando che il governo non fa progetti di sviluppo”. Di certo qualche perplessità il balzo in avanti sull’ostruzionismo l’ha destata negli altri esponenti di opposizione, Rf e membri del gruppo misto, che avevano concordato un percorso comune sugli emendamenti e sulle posizioni da tenere in Consiglio. Perplessità sull’affidabilità rispetto a quanto concordato. Si vedranno gli sviluppi di queste prese di posizione.

Intanto il Des, convitato di pietra nell’ambito del comma sulla legge di bilancio, non fa dormire sonni tranquilli in maggioranza. Il capogruppo del Pdcs Francesco Mussoni lancia messaggi determinati un po’ a tutti “Non mi piace questa iniziativa di creare ostruzionismo in Aula sul comma successivo, anche se posso accettare che non venga condiviso”.

Emanuele Santi di Rete non lo dice esplicitamente ma è evidente che il Des al suo movimento non va giù e ne chiede un allargamento del confronto. Ma anche nel governo c’è chi è contro. Il segretario di stato all’Industria Fabio Righi replica a nuora, Mussoni, perché suocera, Gatti-Beccari, intenda. “Se vogliamo generare sviluppo con serietà e convinzione, dobbiamo mettere a terra una visione di Paese da vendere al di fuori dei nostri confini e per questo mi troverà al suo fianco a fianco del suo partito a fianco di questa maggioranza; se però l’idea è, non di vendere una visione di Paese, ma di vendere il Paese, allora su questo non ci troviamo d’accordo”, ha detto.

Da tutto questo bailamme scaturisce un incontro di Libera, che ha minacciato l’ostruzionismo, e la maggioranza per provare a scongiurarlo. Quale sia stato l’esito al momento non è dato sapere.

Il Consiglio riprende lunedì.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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