Il direttivo del Comitato Paralimpico Sammarinese in risposta al comunicato dell’Associazione Attiva-Mente chiarisce quali sono le ragioni per cui La Repubblica di San Marino non parteciperà alle Paralimpiadi di Rio 2016.
Siamo i primi ad essere rammaricati del fatto di non poter vedere sventolare la nostra bandiera biancazzurra in un appuntamento tanto prestigioso e nel non poter rivivere le emozioni indimenticabili di Londra 2012, ma vale la pena ricordare che quando parliamo di Olimpiadi o Paralimpiadi, parliamo di sport ad alto livello ed è normale che per parteciparvi si debba avere una media di buoni, se non ottimi punteggi, e comunque risultati all’altezza. Ci dispiace molto altresì leggere che San Marino è uno dei Paesi che non potrà mai avere atleti in grado di esprimere dei punteggi accettabili per partecipare alle Paralimpiadi di diritto, noi siamo convinti del contrario: portiamo ad esempio lo sport olimpico sammarinese.
Purtroppo quando si pratica sport a certi livelli i sacrifici sono veramente tanti e molto spesso, ogni sportivo lo sa, non sempre vengono ripagati dai risultati, ma lo sport si pratica principalmente per passione, è fondamentalmente una gara contro se stessi per cercare di raggiungere e se possibile superare i propri limiti. Capiamo l’amarezza di Mirko (chi non l’avrebbe…) ma noi l’esortiamo a continuare ad allenarsi con passione e provare a qualificarsi per le prossime Paralimpiadi: nulla è perduto, avendo iniziato a praticare questo sport solo dal 2014.
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