Monica Raschi di Il Resto del Carlino: Il segretario alle finanze, Pasquale Valentini, spiega la finanziaria / Investimenti per30milioni e superamento della tassa etnica
San Marino. Una finanaziaria attaccata da tutti: dai rappresentanti dei lavori ma anche dagli industriali. Chiediamo al segretario alle Finanze, Pasquale Valentini cosa ne pensa di queste bordate trasversali.
Segretario, qual è la filosofia sulla quale si regge questa manovra che non piace a nessuno? «Il governo e noi come segreteria Finanze, dovevamo assolutamente evitare l’indebitamento visto che il consuntivo 2010 si è chiuso con il pareggio grazie agli avanzi delle precedenti gestioni. Avanzi che sono terminati, quindi ci potrebbero essere problemi per il triennio 2011-2013 visto che le previsioni economiche, non solo interne, ma mondiali non appaiono molto incoraggianti. Nello stesso tempo, torno alla filosofia della manovra, non abbiamo inteso rinunciare allo sviluppo».
Quindi, gli interventi, in che cosa si concretizzano? «Attraverso nuove imposizioni straordinarie e la diminuzione della spesa pubblica. Ma abbiamo anche previsto un investimento di 30 milioni di euro dal 2112 al 2014. Il prossimo anno ci saranno 15 milioni da investire in infrastrutture e incentivi soprattutto per il settore turistico e commerciale. C’è una cosa, dal punto di vista fiscale, che vorrei subito chiarire se è possibile»
Prego. «A San Marino si parte da una fiscalità che, per i dipendenti, prevede una tassazione media del 5 per cento: si pensi che quella media italiana è del 30 per cento. Per le imprese e per i professionisti, sto sempre parlando della media, è del 13 e del 15 per cento. Si faccia un minimo di paragone con quello che succedde in tutti gli altri Paesi del mondo e si avanzi un ragionamento. E quando parliamo di addizionale bisogna dire che inciderebbe per i lavoratori dipendenti di uno 0,75 per cento e per gli altri di un 2 per cento».
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