San Marino patrimonio Unesco, ma il centro storico di Borgo è abbandonato a se stesso

San Marino patrimonio Unesco, ma il centro storico di Borgo è abbandonato a se stesso

San Marino patrimonio Unesco, ma il centro storico di Borgo è abbandonato a se stesso
Dal
2008 il centro storico della Repubblica di San Marino è parte della
prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, avendo
meritato l’inserimento per via dell’unicità della sua storia democratica
e per il valore dei suoi beni monumentali. Si tratta di un
riconoscimento che la classe politica sammarinese non si stanca di
celebrare, secondo un copione che appare ormai imparato e ripetuto a
memoria, come se da sola la parola Unesco potesse risolvere i problemi e
le inadempienze che riguardano il modo in cui ci prendiamo cura delle
nostre risorse artistiche, architettoniche, culturali. Sulla più grave
di tali inadempienze vogliamo, con questo articolo, puntare
l’attenzione.
Ecco cosa si trova scritto sulle due targhe che
commemorano l’inserimento nella lista: «I centri storici di San Marino e
Borgo Maggiore ed il Monte Titano sono stati iscritti…». Chi legge
capisce da subito che il sito a cui si assegna valore comprende non solo
la città fortificata, ma anche il massiccio del monte Titano e,
soprattutto, il villaggio aggrappato alle sue pendici. Riconoscendo
nell’impianto urbanistico di San Marino il segno delle sue origini
medievali, l’Unesco non separa il centro storico di Città da quello di
Borgo Maggiore, ricordandoci che insieme formano l’insediamento più
antico della nostra Repubblica. Va sottolineato, in proposito, che in
Italia, fra mille paesi fortificati di origine medievale, ben pochi
conservano così chiaramente la distinzione fra rocca e borgo. Quel
mucchietto di case sotto la rupe, insomma, non è una ricchezza da poco.
E
qui veniamo al punto. In quale modo possiamo ritenere che oggi il
centro storico di Borgo Maggiore sia valorizzato, custodito, mantenuto
come si può presupporre debba accadere per un sito monumentale di
valore? C’è erba dappertutto, le facciate di alcune case sono
indecorose, la pavimentazione è rovinata e altamente pericolosa, la
piazza è nottetempo adibita a parcheggio. Le famiglie che vi abitano
dovrebbero poter trovare sotto casa almeno le attività commerciali con
generi di prima necessità, ma i negozi sono sempre di meno. Quei pochi
turisti, infine, che vi arrivano con la legittima aspettativa di
visitare un’altra parte del centro storico della Repubblica, si trovano
costretti ad un frettoloso ritorno alla funivia. È una situazione ormai
insostenibile, alla quale è doveroso cercare, riunendo tutta la comunità
di Borgo, una soluzione.
C’è però un ultimo discorso da fare,
perché è vero che il centro di Borgo è un patrimonio storico e
culturale, ma è anche vero che, a livello urbanistico, Piazza Grande è
sempre stata il primo punto di incontro dei borghigiani (e di tutti i
sammarinesi): zona commerciale e di passeggio. Le scelte degli anni
recenti ci hanno dotato dei centri commerciali al chiuso, ai quali si
accede soltanto in macchina. Il risultato è stato l’abbandono di un
luogo di inestimabile bellezza, con tanta gente che alla domenica sale
in macchina per farsi una passeggiata a Rimini o a Santarcangelo. Una
domanda: non sarà forse ora di riprenderci le nostre tradizioni e la
nostra storia, per migliorare la qualità delle nostre vite? 
Lista “Borgo al Centro”
www.borgoalcentro.com

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