San Marino. Pedini Amati: “Convenzione Stato-SINPAR, negoziare l’interruzione per un risparmio sostanziale”

San Marino. Pedini Amati: “Convenzione Stato-SINPAR,  negoziare l’interruzione per un risparmio sostanziale”

Il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati ha convocato una serata pubblica per illustrare il lungo lavoro fatto dai tecnici della sua Segreteria per analizzare nel dettaglio le 4 convenzioni che legano e hanno legato la Repubblica di San Marino a Sinpar per la gestione dei parcheggi, convenzioni che ad oggi prevedono un esborso per lo Stato piuttosto importante e i cui effetti dureranno ancora per 10 anni.

Lo annuncia un comunicato stampa.

Il Segretario di Stato per il Turismo, insieme ad altri colleghi, ha ricevuto dal Congresso di Stato il mandato per trattare l’interruzione delle convenzioni e da quel momento si è attivato per la stesura di un dossier che tenga conto di ogni spesa e di ogni entrata per lo Stato e per Sinpar e che, in conclusione, possa servire per ipotizzare la somma che “a stralcio” chiuda il rapporto con la società.

Lo studio della Segreteria di Stato per il Turismo è stato portato 23 volte al tavolo di Governo e maggioranza ma al 30 aprile, data fissata da Sinpar quale termine per ricevere la proposta definitiva, non c’è stata la necessaria condivisione della cifra da proporre.

Durante l’intera serata profondo rammarico è stato espresso da parte del Segretario di Stato per il Turismo per non aver trovato, nel Congresso di Stato e nella Maggioranza, il supporto necessario per arrivare uniti ad una risoluzione che potrebbe far risparmiare allo Stato e ai Cittadini una cifra che si aggira attorno ai 9 milioni di euro chiudendo una questione della quale si discute ormai da decenni.

Federico Pedini Amati (Segretario di Stato per il Turismo): “Io e i miei collaboratori abbiamo fatto un lavoro certosino al termine del quale siamo certi di poter dire chiaramente che ci siano i margini per far risparmiare soldi di tutti i cittadini sammarinesi interrompendo una convenzione che oggi è troppo gravosa nei confronti dello Stato. Arriveremo a pagare il parcheggione oltre 60 milioni di euro, praticamente il triplo rispetto al costo attuale di una struttura con quelle caratteristiche. E’ tutto chiaro, i numeri non mentono e noi li abbiamo messi tutti nero su bianco e li abbiamo dati a Governo e maggioranza. Avremmo potuto ottenere un bel risultato dando un segnale importante ai nostri cittadini ma è mancata unità di vedute e di intenti e purtroppo le cose non sono andate come auspicavo. Peccato, quanto successo mi impone di non proseguire”.

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