Franco Cavalli, San Marino Oggi: Pensioni: dal 1° gennaio prelievo del 13% per amministratori e presidenti di Cda / Nuova imposta inserita nella riforma approvata in Consiglio
La riforma previdenziale approvata
durante l’ultima seduta del
Consiglio Grande e Generale ha
introdotto delle novità dal punto
di vista delle pensioni non solo
sui fondi, sul pilastri ecc… ma ha
anche previsto la contribuzione
per figure che fino ad ora ne
erano rimaste fuori.
È il caso specifico degli amministratori
unici, amministratori
delegati e presidenti dei consigli
di amministrazione.
Fino ad ora, infatti – eccezion
fatta nei casi in cui tali figure
fossero ricoperte da persone che
risultavano anche assunte dalla
stessa società – sia che percepissero
compensi, sia che non li
percepissero, non erano previsti
contributi previdenziali.
Facendo un paio di esempi
estremi, poteva quindi capitare
che chi avesse ricoperto per anni
tali incarichi magari percependo
forme di compenso non soggetto
a contributi previdenziali, a fine
carriera una volta in pensione,
anche a fronte di enormi patrimoni
avrebbe avuto comunque
diritto alla pensione sociale.
Ma a chiedere la pensione
sociale sarebbe potuto essere
anche chi, dopo una vita da amministratore
di società, si fosse
ritrovato senza versamenti.
Ora con la riforma (legge numero
158 del 5 ottobre 2011), a
partire dal primo gennaio 2012 è
stata introdotta la categoria della “Gestione
separata”
che rientra
nella macrocategoria
dei lavoratori
autonomi.
Nella gestione
separata
rientrano
(articolo 4):
“i soci di
società di
Capitali nella
forma giuridica
della
Responsabilità
Limitata
che siano titolari
effettivi di quote sociali pari ad
almeno il 10% del capitale sociale,
residenti nella Repubblica
di San Marino e che partecipino
personalmente al lavoro aziendale
esercitando tale attività in
modo professionale ed esclusivo”.
Ma vi rientrano anche “i
titolari di rapporto di collaborazione
coordinata e continuativa
a progetto” e anche “gli Amministratori
e Presidenti di Società di
Capitali”.
[…]
Così dal 1 gennaio 2012 per queste figure il contributo sarà del 13% per salire l’anno dopo al
13,5% e poi l’aumento di mezzo punto percentuale ogni anno fino a raggiungere il tetto del 15% a partire dal 1° gennaio 2016.
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