San Marino finora non è riuscito a recuperare un solo euro dei 155 milioni investiti per salvare le banche in difficoltà. L’equivalente di oltre 5.000 euro sottratti alle tasche di ciascun sammarinese.
Anche Stati Uniti ed Inghilterra si sono fatti dare i soldi indietro dalle banche che avevano aiutato. E ci hanno pure guadagnato. L’erario pubblico di quei Paesi ha incassato più di quanto aveva sborsato.
Ebbene anche l’Italia ha imitato in questo gli Stati più virtuosi. Vedi Monte dei Paschi di Siena. 4 miliardi prestati dal Tesoro e 4 miliardi restituiti al Tesoro. E, siccome, ancor non sono stati pagati gli interessi, il Tesoro si è preso il 4% delle azioni di detta Banca, per un valore di circa 200 milioni.
A San Marino, no. I soldi sono stati dati, in pratica, a fondo perduto. E c’è chi adopera i media per sostenere questo ‘diritto’ a tenerseli quei soldi.
Un esempio di come si sono creati i buchi in dette banche, sotto la – si fa per dire – vigilanza di Banca Centrale, è quello della Smib (San Marino International Bank) per opera del suo stesso direttore.
Anche per chiudere queste operazioni San Marino sta chiedendo soldi all’Italia in prestito proprio in questi giorni?