San Marino. Perquisita la casa di ex funzionario ‘parlatroppo’. Corriere Romagna San Marino

San Marino. Perquisita la casa di ex funzionario ‘parlatroppo’. Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Segreteria alla Giustizia/ Segreti di Stato, ex funzionario nei guai /
Dopo il trasferimento aveva confidato di possedere una documentazione riservata. Poliziotti gli perquisiscono casa, sequestrato il contenuto del computer personale

SAN MARINO. Minaccia di rivelare
segreti di Stato, poliziotti perquisiscono
la casa di un ex funzionario
del ministero alla Giustizia:
sequestrato il contenuto del
suo computer personale. Convocato
già in magistratura per l’interrogatorio:
l’ufficiale verrà sentito
a fine mese. E la difesa annuncia
il deposito della richiesta
di archiviazione.
Il fatto risale alla settimana
scorsa. L’ex dipendente della segreteria
di Stato alla Giustizia,
l’indomani delle dimissioni del
ministro Augusto Casali, venne
distaccato per un breve tempo al
tribunale dei Tavolucci. Ed è lì
che, in un momento di sconforto,
pare aver dichiarato di avere a casa
con sé documentazione riservata,
ritenuta – in quelle fugaci e
brevi dichiarazioni – un lasciapassare
utile nel caso di avversità.
Come a dire: con quella roba tra le
mani, posso fare ciò che voglio. E’
bastato questo a far rizzare le antenne
ai magistrati.
Il commissario della legge Laura
Di Bona ha quindi aperto un
fascicolo per l’ipotesi di reato di
rivelazione del contenuto di documenti
segreti e, immediata, è scattata
la perquisizione a casa dell’ex
funzionario del Guardasigilli. A
casa sua, hanno fatto irruzione gli
agenti del Nucleo interforze della
polizia civile che non hanno portato
via faldoni o documenti cartacei,
ma un dischetto col contenuto
del suo computer personale.
E, di documenti riservati della segreteria
alla Giustizia, ce ne erano
eccome. Ma tutti atti, chiarisce
la difesa, protocollati e che il funzionario
ha subito detto di aver
tenuto con sé solo per comodità,
visto che spesso si portava il lavoro
a casa. Ora, il dipendente
pubblico verrà ascoltato dal magistrato
il prossimo 22 ottobre: la
sua difesa ha già annunciato il deposito
della richiesta di archiviazione
motivata dalla differenza
tra quanto contestato e quanto
scovato. In sostanza, per quanti
documenti riservati tenesse con
sé, e se anche ne avesse minacciato
la rivelazione, il funzionario
non ne avrebbe comunque mai
svelato il contenuto, si difende. Ora,
dunque, la palla passa al tribunale
. (…)

 

 


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