San Marino. Piano di stabilità, servono interventi straordinari

San Marino. Piano di stabilità, servono interventi straordinari

COMUNICATO STAMPA
PIANO DI STABILITÀ: SERVONO INTERVENTI STRAORDINARI PER METTERE IN SICUREZZA I CONTI
PUBBLICI E PER RILANCIARE LO SVILUPPO
Si è svolto venerdì mattina l’incontro tra Governo e parti sociali sul Piano di Stabilità Nazionale, a cui
ha partecipato anche la delegazione ANIS.
La stabilità del Bilancio dello Stato è un obiettivo imprescindibile sul quale ANIS insiste da molti anni
e per questo ha sollecitato il Governo e le altre parti a ragionare anche in termini di sviluppo, di
attrattività del nostro sistema economico e sociale, di competitività delle imprese. Per fare questo
occorre avere i conti in regola e fare gli investimenti che servono, avendo l’accortezza di utilizzare le
risorse, che è noto essere limitate, per la crescita e non per pagare la spesa corrente. Punto di
partenza è la condivisione della situazione attuale, ben fotografata dai numeri del bilancio dello
Stato, che oltre ad un debito pubblico di oltre 300 milioni verrà aggravato da un deficit strutturale di
diverse decine di milioni di euro. L’auspicio di ANIS è che tutti abbiano ora la consapevolezza del
problema e che si riescano a valutare le soluzioni necessarie con responsabilità e condivisione,
soprattutto nell’affrontare con urgenza la situazione del sistema bancario. Un settore in difficoltà, su
cui è necessario un intervento rapidissimo per tamponare la crisi di liquidità: più che di capitali serve
un’iniezione di fiducia, che permetterebbe anche un recupero in termini di redditività. Ma questa
fiducia va garantita con piani credibili, a maggior ragione se il piano riguarda lo Stato, come è il caso
di quello presentato dal Governo. Un piano in cui vengono annunciati tutti i grandi temi, le riforme
più belle e avveniristiche, ma che necessita di maggiore concretezza per essere veramente credibile
e convincere tutte le parti sociali, ad accettare gli inevitabili sacrifici che certe scelte comporteranno.
Anis è disponibile a fare la propria parte, ma le soluzioni vanno assolutamente condivise e
soprattutto vanno costruite insieme. È arrivato il momento di procedere con azioni e riforme
strutturali, declinando una scala di priorità e costruendo le soluzioni anche restringendo la
discussione a gruppi di lavoro specifici. Questo significa per ANIS partire dal sistema bancario, che ha
– come si è visto anche con Carisp – forti ripercussioni sul Bilancio dello Stato, dalle grandi riforme,
come l’introduzione dell’Iva. Ma anche quella delle pensioni per rendere il sistema sostenibile e
ricostruire un patto generazionale con i nuovi lavoratori. In parallelo va completata la Spending
Review per ridurre incisivamente la spesa corrente, anche in funzione di un eventuale prestito
internazionale, la cui qualità ed entità dipenderà da come ci presenteremo nel chiederlo. Ma anche
per efficientare la Pubblica Amministrazione, trasformandola, secondo le dinamiche del Doing
Business, in un “volano” per l’economia. Infine, visto che non sono presenti nel Piano di Stabilità
interventi a favore dell’Industria – nonostante sia il settore che più di ogni altro sta tenendo in piedi
l’occupazione –, occorre delineare un piano strategico per il rafforzamento di questo settore e per
l’impresa in generale. Occorre recuperare risorse, con la riduzione della spesa pubblica, per rilanciare
lo sviluppo, unica strada in grado di portarci fuori da questa situazione.
San Marino, 2 luglio 2018

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