San Marino. Piano Regolatore Generale: preservare suolo agricolo e naturale

San Marino. Piano Regolatore Generale: preservare suolo agricolo e naturale

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Nuovo PRG, preservare suolo agricolo e naturale

Antonio Fabbri

Un Piano Regolatore Generale (Prg) mirato al contenimento del consumo del suolo, alla sicurezza, alla accessibilità e alla tutela del patrimonio dell’Unesco. Ne ha parlato lo stesso architetto Stefano Boeri, incaricato con il suo studio di stendere il nuovo Prg, in un colloquio con il Segretario al Territorio Augusto Michelotti, pubblicato in un video sul sito della Segreteria di Stato. L’obiettivo è quello di contenere l’espansione delle aree edificabili si aree agricole o naturali. Ad oggi, riporta lo studio condotto da Boeri, il territorio sammarinese urbanizzato ricopre il 20% della superficie dello Stato. Il Prg del ’92, prevedeva di urbanizzarne fino al 30%. Se però si tolgono le aree calanchive e le zone nelle quali l’edificazione per questioni morfologiche è impossibile, la superficie delle aree urbanizzate sale attualmente al 50% circa del territorio. 

“Si è quindi deciso di bloccare il consumo di suolo. Tutti gli interventi previsti nel nuovo Prg – ha spiegato Boeri – riguardano la rigenerazione di strutture esistenti o l’occupazione di spazi all’interno della città consolidata. Ma non ci sarà più, salvo casi di convenzioni già attive, ulteriore consumo di suolo”. Dal canto suo il Segretario Michelotti pone l’accento sul fatto che se da un lato questo obiettivo soddisfa l’urbanista, può preoccupare il politico e i cittadini. “Va detto che ancora ci sono delle zone come l’area stadio, l’ospedale, il polo scolastico di Fonte dell’Ovo, dove si possono ricavare estensioni urbanizzabili. Non stiamo bloccando lo sviluppo – precisa Boeri – tra spazi vuoti non utilizzati e disponibili, si può dare ampio spazio all’urbanizzazione senza però consumare ulteriore suolo agricolo e suolo naturale”.

Il nuovo Prg prevede anche delle fasce verdi di contenimento delle aree urbane. “Si tratta di una idea sviluppata anche in altri contesti. Sono reti ecologiche che assorbono anidride carbonica, aumentano la biodiversità delle specie viventi. Oltre prevedere fasce verdi ai confini delle aree urbanizzate è anche un modo per frenare il consumo del suolo”. Il Prg dovrà tener conto anche della sicurezza urbana. “E’ un tema molto importante, nel senso che San Marino, essendo sulla dorsale appenninica, è situata in un’area con sismicità potenziale importante. In più ci sono aree a rischio idrogeologico come quelle calanchive che fanno sì che questo sia territorio fragile. Noi crediamo che qualsiasi progettazione urbanistica debba essere condizionata, prima, da una valutazione attentissima sulle condizioni geologiche del territorio. Stiamo lavorando sulla mappatura della protezione civile, sappiamo che adesso partirà un lavoro di attenzione più specifica, soprattutto geologica. Un lavoro che attendiamo perché sarà quello a dirci dove si potrà intervenire e ci dirà soprattutto se sarà necessario delocalizzare alcuni contesti urbani. Questo è un punto fondamentale. Abbiamo un territorio con un 50% delle aree che sono considerate oggetto di attenzione, aree potenzialmente a rischio, sapendo che il 24% degli ambiti edificati si trova in aree di attenzione, così anche il 27% delle aree pubbliche edificate si trova in aree di attenzione. Quindi, noi non possiamo assolutamente tenere in secondo piano questo tema”.

E a proposito di sicurezza, c’è anche la superstrada e la sua rifunzionalizzazione. La rifunzionalizzazione e messa in sicurezza della superstrada come asse portante del traffico

“Un tema su cui molto lavorato. Si sta ragionando su diversi piani: da un sistema di trasporto pubblico ibrido ad altra frequenza alternativo alla superstrada. Questo porta con sé una seconda ipotesi, di un secondo accesso pubblico al centro storico. La creazione di un luogo accessibile, da cui partirà una seconda funivia per arrivare nei pressi del centro storico di San Marino. Per sgravare e distribuire meglio l’accessibilità nel centro storico. San Marino ancor più dell’Italia è un paese in cui il rapporto tra il numero abitanti e il numero di auto è elevatissimo. Ecco, credo che San Marino debba lavorare in modo radicale sull’auto elettrica e diventare il primo stato in Europa che ha quasi la totalità di auto elettriche. Sarebbe una scelta coraggiosa e un messaggio che il Titano dà al mondo”. Quindi la riqualificazione del tessuto urbano. “Nell’ambito del tema vasto della qualità della vita c’è la rigenerazione della Città e l’idea nuova sui servizi. Si parla di ex cinema, Villa Malagola, ex Symbol, Admiral, sono zone oggi di degrado dovuto allo scarso utilizzo. Necessitano di interventi di rigenerazione e nel piano, punto per punto, si sta facendo un lavoro molto preciso”. Il tutto armonizzato con i servizi e l’accessibilità agli stessi. Da non trascurare l’appartenenza di San Marino al patrimonio dell’Unesco.

“Sicuramente – dice Boeri – questo Prg ribadirà dei vincoli rendendo ancora più forte la valorizzazione dell’Unesco, non solo nel Centro Storico ma anche a Borgo Maggiore. Il riconoscimento Unesco è motivo di orgoglio per San Marino e per noi è motivo di responsabilità”.

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