San Marino. ‘Politicamente’ a cura di SMNA: intervista a Gerardo Giovagnoli

San Marino. ‘Politicamente’ a cura di SMNA: intervista a Gerardo Giovagnoli

Nasce “Politicamente”, rubrica settimanale di approfondimento politico a cura di SMNA. 

DOVE VA IL PSD? INTERVISTA AL CAPOGRUPPO GERARDO GIOVAGNOLI

 

“Mi impegno assieme al mio partito per dare senso il più possibile a questa legislatura”


 No ad elezioni “fine a se stesse”, senza che ci sia “una reale alternativa” all’attuale assetto politico, con una minoranza debole e frammentata.  Ma, invece di restare a dormire sugli allori, Gerardo Giovagnoli, capogruppo del Partito dei socialisti e democratici- che a Strasburgo ha ricoperto il prestigioso incarico di Vice Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa- sprona gli alleati a rimboccarsi le maniche fino all’autunno 2017. 

Ragionando sulle priorità, il leader del Psd guarda al settore bancario e finanziario, dove l’intervento dovrà essere duplice: da un lato di “rafforzamento dell’assetto patrimoniale attuale delle banche”, spiega, ma anche volto “all’apertura di attività finanziarie e bancarie nuove con capitali esterni”. Sul tavolo restano ancora criticità, da affrontare, suggerisce Giovagnoli,  attraverso una “necessaria soluzione di sistema che coinvolga scelte politiche pubbliche forti”. L’intervista a Giovagnoli apre la serie di colloqui settimanali con i protagonisti della politica sammarinese “Politicamente”, a cura di SMNA.

Il Psd ha fortemente voluto il tavolo riformista: oggi cosa è diventato: un tavolo di lavoro per progetti comuni o un laboratorio per una futura coalizione?

Il tavolo riformista è nato come proposta del Psd per superare la frammentazione nel centrosinistra e, attraverso programmi e intenti politici comuni, trovare poi una sintesi, eventualmente anche rispetto a una singolo contenitore che riesca a rappresentare tutta la parte riformista sammarinese e questo continua ad essere. Il lavoro che si sta proseguendo va nella direzione di identificare contenuti comuni attraverso la creazione di quattro gruppi di lavoro assimilabili alle commissioni del Consiglio Grande e Generale per le tematiche affrontate. La coalizione è un’altra partita. Prima si stabilisce quali sono gli elementi che ci legano a livello di grande formazione del centrosinistra, poi si stabilirà quali saranno i partner al fine di creare una coalizione che risolve i problemi del Paese e che dia stabilità. Non mi appassiona il toto coalizione o la classifica di chi escludere da questa possibile coalizione futura.

Leggi l’intera intervista SMNA

 

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