Franco Cavalli – La Serenissima: Il presidente dell’associazione bancaria sammarinese interviene sul “bail in” introdotto dall’Ue / Prelievo forzoso, Guidi (Abs): “San Marino non dovrebbe adottare una tale norma” / “Non averlo è un elemento di attrattiva e di competitività del nostro sistema
“Il bail in? Personalmente non ritengo che sia una norma che debba adottare anche San Marino”. A dichiararlo il presidente dell’associazione bancaria sammarinese Daniele Guidi.
Il “bail in” è in sostanza una nuova disposizione europea, che prevede la possibilità del prelievo forzoso dai conti dei clienti di una banca per cercare di salvare la banca stessa. Sono già molti i paesi europei che l’hanno recepita, compresa l’Italia e che scatterà dal prossimo anno. In pratica in caso di banche in difficoltà, non sarà più lo Stato a intervenire ma la banca provvederà prima a compiere dei prelievi sui conti dei soci e azionisti e poi sui correntisti con più di 100mila euro (al di sotto di tale cifra i risparmi dei correntisti sono garantiti da un fondo speciale introdotto da qualche anno anche a San Marino). (…)
E la situazione sammarinese? “Il nostro Paese non ha gli stessi mezzi disponibili dagli altri grandi paesi e non fa parte di un sistema di protezione comunitaria, per questo nel recente passato è intervenuto lo Stato attraverso la formula del credito di imposta. In pratica il nostro sistema si è salvato da solo e può salvarsi da solo”. (…)