San Marino. Prezzi salati sul Titano: +6,4% rispetto a Rimini. Il Resto del Carlino

San Marino. Prezzi salati sul Titano: +6,4% rispetto a Rimini. Il Resto del Carlino

Il Resto del Carlino: Prezzi salati sul Titano: +6,4% rispetto a Rimini
/ I sindacati lanciano l’allarme: «Aumenti ingiustificati, qualcuno se ne approfitta»

Alimentari:«E’ un fatto grave che
l’aumento dei prezzi
in Repubblica riguardi
in particolar modo
i beni alimentari»

Riforma fiscale: «Possibili abusi con
l’obbligo di acquisti
in territorio per
ottenere le deduzioni
fiscali con la Smac»

A confronto: «Nel 2013 e nel 2014 i
prezzi a Rimini sono
saliti del 2,1% e scesi
del 0,1%, qui sono sa
«sono saliti del
5,5% e del 2,9%»

AUMENTI ingiustificati. «A
San Marino, in due anni, prezzi
più alti del 6,4% rispetto a Rimini.
Insomma, in riviera i prezzi
crescono, sul Titano si impennano.
Questa la denuncia lanciata a
gran voce da Enzo Merlini e Riccardo
Stefanelli, componenti della
Commissione per il monitoraggio
della fiscalità rispettivamente
per le sigle sindacali di Csdl e
Cdls. Sul Titano, «in due anni,
prezzi piu’ alti del 6,4% rispetto a
Rimini. Fatto ancor più grave –
aggiungono in coro – è che questi
aumenti riguardano i beni alimentari
». Entrando nel dettaglio dei
numeri, la coppia rileva che «nel
2013 e 2014 i prezzi a Rimini sono
rispettivamente saliti del 2,1%
e scesi del 0,1%, mentre» all’ombra
del monte . Una differenza
“di ben il 6,4% in due anni, in
tempi di stagnazione, è inaccettabile.
Pur ammettendo che in un
territorio piccolo come il nostro
le variabili sono diverse. Di fronte
a un tale fenomeno occorrerà
proporre l’introduzione di correttivi,
come il ritorno alle deduzioni
forfettarie per i lavoratori dipendenti
e i pensionati, per far sì
che i contribuenti possano fare la
spesa dove conviene, evitando
che le deduzioni fiscali di fatto finiscano
per essere vanificate dai
prezzi più alti che si registrano a
San Marino», giudicano Merlini
e Stefanelli. Secondo i quali le ragioni
di tali aumenti sono collegate
all’attuazione «della riforma tributaria,
visti i possibili abusi
nell’incremento dei prezzi a fronte
dell’obbligo di effettuare acquisti
in territorio per ottenere le deduzioni
fiscali attraverso la
Smac»
. (…)

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