Difese Menicucci-Marcucci: “Devono essere assolti”
ANTONIO FABBRI – Nel pomeriggio il processo Mazzini è ripreso con le difese di Pier Marino Menicucci e Gian Marco Marcucci. “Questo è un processo catartico, ce lo ha detto il procuratore del fisco: ‘Attraverso questo processo si è data finalmente voce a quello che tutti sapevano’. Le dico con molta franchezza che quando si ragiona in questi termini, allora è necessario che questa vox populi trovi una concretezza fattuale e spazio-temporale. Se da sempre condotte supposte illecite erano a conoscenza di tutti, perché nessuno ha fatto nulla se tutti conoscevano? Provvedimenti dovevano allora essere presi prima”, ha esordito Maria Selva, avvocato di Menicucci. (…)
Ha rigettato la sussistenza dei reati contestati verso i suoi assistiti, lo stesso Pier Marino Menicucci e Gian Marco Marcucci, anche l’avvocato Maurizio Simoncini. Richiamandosi alle memorie di appello per il dettaglio, ha tuttavia richiamato considerazioni ulteriori. “L’eccezione preliminare parte dal fatto che c’erano già dei procedimenti aperti, generati dalla denuncia dal generale D’Amico, già membro di Bcs. Il giudice istruttore che se ne occupò quella volta, annotò, facendo uno stralcio per una parte, che quel procedimento in realtà era già processualmente prescritto. Tutta questa congerie di fatti è stata poi travasata in questo processo creando problemi all’origine. Facendo una metafora, quel procedimento è stato interrotto nella sua gravi- danza, era già prescritto invece, attraverso lo stralcio è stata fatta una respirazione artificiale e teletrasportato in questo processo, anche se un giudice aveva detto che i termini erano scaduti. Va pertanto rilevata la nullità insanabile, del rinvio a giudizio e giocoforza anche della sentenza emessa che non può avere effetto”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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