San Marino. Processo ‘mazzette nei cantieri’: per oltre tre ore audizione dell’imputato Marco Mini. L’Informazione di San Marino

San Marino. Processo ‘mazzette nei cantieri’: per oltre tre ore audizione dell’imputato Marco Mini. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Le mazzette “Un aiutino per non avere problemi”

Giornata di udienza, ieri, per il processo sulle mazzette nei cantieri. Per l’intera mattinata, oltre tre ore, è stato sentito Marco Mini, imputato ma anche principale accusatore degli altri coimputati. Tra questi Livio Bacciocchi, che Mini indica come il dominus delle società della “galassia”. Nella mattinata ha deposto per la prima volta in una udienza pubblica anche il notaio di Dogana.
L’audizione di Marco Mini. Si è aperta con le domande del suo legale, Federico Fabbri Ercolani, cui sono seguite quelle del procuratore del Fisco, Roberto Cesarini, che ha subito chiesto sulla pratica delle mazzette. “Nella primavera del 2009 venni a conoscenza di questa prassi – ha detto Mini, ex amministratore della società Investimenti immobiliari – ossia di pagare compensi o somme a dei funzionari pubblici. Nell’ambiente giravano voci, ma personalmente non ne sapevo nulla. Lo seppi quando Fabio Marani prese Finedil e altre società”, ha detto Mini. Mini era amministratore della Investimenti immobiliari: “Qui mi è stato richiesto di consegnare buste con denaro per delle consulenze. Telefonicamente mi avrebbero comunicato le somme e le modalità. Mi era stato detto dall’avvocato Bacciocchi la prima volta, poi la seconda da Maurizio Proietti. Nessuno parlava di tangenti, si parlava di “consulenze” o di “aiutino” per non avere grossi problemi sui cantieri”. Il tariffario Mini conferma quanto era già emerso nella fase iniziale delle indagini: “C’era una specie di tariffario, per aziende più grosse e più piccole. 2-300 euro per le piccole, fino a 4-500 euro per le grandi. Si pagava ogni due mesi. A me chiesero 4-500 euro al mese. Per Finedil, Investimenti immobiliari ed Edilizia Re c’era un fondo cassa che si preparava mese per mese e quando c’era da pagare si prendevano da lì. Per Infissoro e Style Decor faceva la signora Ivana, contabilmente parlando non so cosa accadesse nell’ufficio. C’era la signora Ivana che preparava al busta. Tutto ciò fino a maggio 2010, quando le ditte si bloccarono”.
(…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy