Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Scontro furibondo si dimette Berti / “Stato di diritto calpestato incivilmente” / Opposizione chiedeva dimissioni dal Consiglio di indagati e “nominati”
(…)“Rispetto dello stato di diritto”. Chiede il rispetto dello stato di diritto, dai banchi della maggioranza, Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi, evidenziando che non si tratta di fare un processo. “Si condannano gli indagati prima del tempo perché conviene”, dice rivolgendosi alle opposizioni. “Lo stato di diritto viene calpestato incivilmente” .“Forse- ha detto- c’è un interesse politico volto a eliminare tutti per poter gestire il potere”.
“Responsablità politiche”. Ribattono sia Federico Pedini Amati che Ivan Foschi, sottolineando il fatto che l’aula, al contrario, è chiamata a discutere sulle responsabilità politiche. A passare il segno per il consigliere Berti, però, sono le parole di Tony Margiotta di Sinistra unita che addita Berti di fare il “protettore” dei suoi clienti. Berti chiede di controreplicare.
La controreplica negata. La Reggenza non consente la controreplica applicando il regolamento. Così Berti infuriato, ma allo stesso tempo rammaricato, esce dall’aula e da Palazzo dicendo alla stampa: “Scrivete che mi dimetto. Mi hanno dato del protettore e non mi fanno replicare”, tuona. Determinazione a dimettersi confermata nelle ore successive, tanto che ieri in serata aveva già preparato la lettera di dimissioni. (…)