Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Titano promosso / L’Ocse: da rivedere solo il segreto professionale per notai e commercialisti
SAN MARINO. Dopo il Moneyval, anche l’Ocse promuove San Marino a pieni voti: da rivedere il «privilegio per commercialisti e notai contro lo scambio di informazioni ». Tradotto: attenzione a che il segreto professionale non ostacoli gli scambi con l’Italia. Oltre al nodo “nota i”, tra le raccomandazioni anche quella ad affrettare la firma degli accordi con l’Italia. Soddisfatto il governo: finalmente sancito che il Titano è, dicono, un «paese collaborativo». Riguardo gli accordi con Roma, il segretario di stato agli Esteri Antonella Mularoni s’è detta «ottimista sulla ripresa e conclusione in tempi brevi della trattativa con l’Italia e sulla definitiva normalizzazione dei rapporti con il grande vicino, ricordando che, da parte italiana, si attendevano proprio gli esiti del Global forum dell’Ocse per riattivare l’ultima fase della trattativa ». Mularoni spalleggiata dal collega alle Finanze Pasquale Valentini che ha sottolineato «la grande valenza dei due riconoscimenti ottenuti, che potenziano la credibilità internazionale di San Marino e danno pieno riconoscimento di ‘Paese virtuoso’ al la nostra Repubblica, che dovrà continuare nel percorso intrapreso con determinazione dall’inizio della legislatura». Anche il Segretario di Stato all’Industria, Marco Arzilli, nel sottolineare che questi rapporti rappresentano una vera e propria “promozione” di San Marino nel novero dei Paesi virtuosi, ha ribadito la «necessità di continuare a perseguire la strada della trasparenza e della cooperazione internazionale ». Prima dell’Ocse, infatti, San Marino ha assistito anche alla promozione a Strasburgo, da parte del Moneyval, il Comitato di esperti per la valutazione delle misure di contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo del Consiglio d’Europa che, a fine settembre, ha pubblicato il riassunto esecutivo dopo la visita di valutazione condotta lo scorso anno nel settembre 2010 e l’approvazione del rapporto stesso da parte della 36a assemblea generale del Moneyval.