San Marino. Quando ad adoperarne le banche era Berlusconi

San Marino. Quando ad adoperarne le banche era Berlusconi

Luca Fazzo di  Il Giornale: Fedele e riservatissimo, è stato tirato in ballo in varie circostanze / L’uomo di fiducia del Cavaliere uscito dall’ombra per colpa di Ruby / Custode dei segreti di Silvio, ma con una vita normale: il suo numero di casa compare sull’elenco telefonico

Giuseppe Spinelli   è un uomo che alle vicende giudiziarie del Cavaliere ha già pagato il suo tributo di sonni perduti.

Era la metà degli anni Novanta quando la Procura di Milano scoprì per la prima volta dell’esistenza di Spinelli: si scavava sui falsi in bilancio della Fininvest, e su 91 miliardi usciti in contanti da una banca di San Marino, e si scoprì che i soldi venivano consegnati in contanti a lui, il ragioniere con studio a Milano Due, il quartiere simbolo dell’epopea berlusconiana.

«Amministratore del patrimonio personale di Berlusconi» viene definito Spinelli nel primoavviso di garanzia. E il ragioniere da allora incarna, suo malgrado, un ruolo che gronda di citazioni letterarie e cinematografiche: quello del contabile preciso e silenzioso, del custode fedele dei segreti del Grande Capo. Del grigio omino che però ha visto nascere le innumerevoli finanziarie Fininvest, e ha visto da vicino la trasformazione di un costruttore visionario nel presidente del Consiglio. (…)

 

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