Il credito di imposta erogato a certe banche della Repubblica di San Marino per riempire i buchi fatti dai responsabili delle banche stesse, è l’ultimo incredibile disastro politico che il Segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici ha combinato a danno del Paese ed a favore dei soliti furbi.
In effetti il credito di imposta non è una sua invenzione. Felici lo ha, però, sviluppato ulteriormente e lo ha blindato con l’incredibile nomina del dr. Antonio Gumina a ‘osservatore’. Tanto da eclissare le scelte – pure paradossali – dei predecessori.
Poi Felici va ricordato per avere in questi pochi mesi annullato la possibilità di recupero della monofase, coperto con una valanga di codicilli i nomi dei beneficiari dei soggetti finanziari, mantenuto ai nababbi la facoltà di figurare come nullatenenti.
Se Felici è implicato o meno nella vicenda Conto Mazzini lo deciderà il Tribunale come del resto il Tribunale dovrebbe essere investito (essendo entrambi, sino a prova contraria, uomini d’onore) delle devastanti reciproche accuse scambiate con Giuseppe Roberti per i rapporti con Mirella Frisoni.