Questa notte torna l’ora solare. In Europa continua il dibattito se mantenere l’attuale sistema

Questa notte torna l’ora solare. In Europa continua il dibattito se mantenere l’attuale sistema

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre le lancette dovranno essere portate indietro di un’ora.

Finisce infatti il periodo di ora legale, sarà quindi necessario spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro, alle tre del mattino.  L’ora solare rimarrà in vigore fino a domenica 26 marzo 2023, quando verrà ripristinata l’ora legale, a meno che, nel frattempo, non si decida diversamente.

Da alcuni anni in Europa si è aperto il dibattito se mantenere o meno la distinzione tra ora solare ed ora legale. In realtà il Parlamento Europeo si è già espresso in merito quando, nel 2019, con l’84% dei voti, approvò una direttiva che aboliva il passaggio annuale tra ora solare e ora legale, lasciando però alle decisioni dei singoli stati membri se scegliere l’uno o l’altro orario.

Nell’attuale situazione di crisi energetica il mantenimento dell’ora legale è l’ipotesi che sta raccogliendo maggiore favore. I suoi sostenitori affermano che mantenere l’ora legale tutto l’anno consentirebbe di avere notevoli risparmi in termini di consumo di energia, quantificati in circa 66 milioni di euro (ma le cifre non sono concordi), e  benefici ambientali, con l’emissione di 250mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera. Garantirebbe inoltre una maggiore assunzione di vitamina D e attenuerebbe i disturbi del sonno.

Alcuni osservatori indicano che nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano abbia beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 190 milioni di euro.

Esistono però studi che indicano come il mantenimento dell’ora legale tutto l’anno potrebbe portare ad una diminuzione delle ore di sono e ad un aumento di una serie di problematiche per il fisico: dal diabete agli attacchi cardiaci, dall’obesità al tumore al seno.

 

 

 

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