Filippo Graziosi di Il Resto del Carlino: San Marino. L’intercettazione. Il racconto di Vallefuoco / Setola, il boss dei Casalesi che trovò rifugio sul Titano
San Marino non ha dato ‘rifugio’ solo ai soldi dei Casalesi. Dopo la strage di extracomunitari di Castelvolturno, a trovare riparo all’ombra del Titano è stato anche il sanguinario boss Giuseppe Setola.
Un episodio inquietante riferito proprio da Francesco Vallefuoco, l’uomo dei Casalesi in riviera. Nel corso di un’intercettazione ambientale è proprio Vallefuoco a vantarsi con il suo interlocutore di aver favorito la latitanza di Setola a San Marino. Vallefuoco nel corso della telefonata spiega che ad aiutarlo nell’intera operazione sarebbe stato anche l’avvocato Livio
Bacciocchi.
Un ‘favore’ che sarebbe arrivato all’indomani della strage di Castelvolturno avvenuta la sera del 18 settembre del 2008. Un massacro in cui furono uccisi Antonio Celiento, un pregiudicato affiliato ai Casalesi, titolare di una sala giochi a Baia Verde e sei immigrati africani, vittime innocenti della strage.
Giuseppe Setola, ritenuto responsabile del massacro, era già latitante da alcuni mesi dopo essere evaso da una clinica di Pavia dopo essersi finto cieco. E PROPRIO «o’ cecato» è uno dei soprannomi del più sangunario killer dei Casalesi, di cui fu a capo dell’ala stragista.
Un massacro che portò il sanguinario boss a rifugiarsi sul Titano grazie alla complicità di Vallefuoco e Bacciocchi.