San Marino. “Re Nero”, anche i legali di Ercolani e Tabarrini chiedono l’assoluzione

San Marino. “Re Nero”, anche i legali di Ercolani e Tabarrini chiedono l’assoluzione

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“Re Nero”, anche i legali di Ercolani e Tabarrini chiedono l’assoluzione

Antonio Fabbri

Richiesta ricorrente delle difese: assoluzione. Così, ieri, anche i legali dei due principali imputati della vicenda “Re Nero”, l’ex presidente di Asset Banca Stefano Ercolani e l’ex direttore Barbara Tabarrini, hanno chiesto il proscioglimento per i loro assistiti. Al centro delle arringhe difensive la considerazione che l’accusa si basi su dei teoremi e non su fatti.

Teoremi, quindi, quelli del consulente tecnico del pubblico ministero, Giancarlo Ferrucini, e teorema, secondo la difesa, anche quello da cui è scaturita l’inchiesta: la denuncia dell’ex membro dell’epoca Consiglio di amministrazione della Banca di Credito e risparmio di Romagna, Stefano Gattulli. L’avvocato non ha esitato a definire quello che ha etichettato come “teorema Gattulli”, appunto, una “balla clamorosa”.

“Se vengono tolti questi teoremi ci si rende conto che in questo processo non rimane praticamente nulla – ha detto l’avvocato Luca Sirotti durante la sua arringa e ai microfoni di Rtv – Perché i fatti che sono rimasti in questo processo sono marginalissimi ed estremamente contenuti negli importi. Parliamo di qualche decina di migliaia di euro e non di centinaia di episodi, di fatti e né di milioni di euro” Di qui la richiesta di assoluzione con le arringhe che si sono concentrate, non sui fatti relativamente ai quali anche il Pubblico Ministero, Filippo Santangelo, ha già chiesto che venga dichiarata la prescrizione, ma soprattutto sui fatti residui per i quali è rimasta in piedi la contestazione di riciclaggio che prevede pene salate.

La pubblica accusa ha infatti chiesto la condanna a 10 anni per Ercolani e 8 anni per Tabarrini. Richieste dell’accusa che, quindi, i difensori rigettano. Terminate le arringhe è fissata, per il 10 aprile alle ore 12, una udienza per le eventuali repliche. Possibile che già in quella data possa essere emesse la sentenza o, al più tardi, il 24 aprile

 

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