L’informazione di San Marino
Recupero in vista. Sarà la volta buona?
Marino Cecchetti.
Lo scorso lunedì, su questo stesso giornale, Antonio Fabbri ha scritto: “Entro il 28 febbraio è prevista la pubblicazione, in una apposita sezione del sito di Banca Centrale, dell’anagrafica dei debitori legati ai crediti Monofase e ai crediti di imposta delle banche”.
Grande notizia.
Sì, perché detto elenco costituisce la premessa per il recupero dei due tipi di crediti citati. Crediti che, da soli, una volta incassati, basterebbero ad annullare gran parte del debito pubblico.
La loro storia è lunga.
Monofase. Nel settembre 2011 il consigliere Paolo Crescentini interpella il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini sugli arretrati nei pagamenti della monofase. Risposta: l’arretrato ammonta a 168 milioni di euro circa. Il successore di Valentini, Claudio Felici, nel 2014 aggiorna l’importo: 366 milioni di euro.
Credito di imposta. Il 25 ottobre 2007 Banca del Titano è venduta per euro 3 (leggasi tre) e nell’atto, firmato dal presidente di Banca Centrale, è scritto che lo Stato non è “creditore” benché abbia erogato direttamente 16 milioni di euro ed aggiunto un credito di imposta per oltre 3 milioni.
Di benefit simili – soprattutto come credito di imposta – hanno usufruito successivamente via via le altre banche entrate in difficoltà: Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, Euro Commercial Bank.
Nessuno al momento ha reso noto a quanto ammonta esattamente il carico complessivo sul bilancio dello Stato. Il Comitato di Sorveglianza istituito appositamente nel 2016, ancora non ha prodotto la prima relazione in merito. Speriamo veramente che da marzo prossimo, cioè appena pubblicati gli elenchi dei creditori, scattino verso gli insolventi le “azioni di responsabilità da parte dell’Avvocatura dello Stato”, come si legge al termine dell’articolo citato.