Il 15 maggio prossimo a San Marino si andrà a votare su quattro quesiti referendari: Preferenza unica, Tetto degli stipendi, Eliminazione del quorum nelle consultazioni referendarie, Polo del Lusso.
A pronunciarsi in merito è, fra i primi, Gian Nicola Berti, di Noi Sammarinesi, già in questi giorni all’attenzione dei media per la proposta del contenitore – ‘contenitivo‘: politico? bancario? – che lo vede protagonista assieme ad Alessandro Rossi e Matteo Mularoni, pur essi addentro alla materia politica e bancaria.
Ecco un brano della intervista di G.N. Berti rilasciata a Stiven Ciacci, pubblicata su La Serenissima.
Questa la domanda: Il 12 maggio si andrà a votare sui
quattro quesiti referendari, che
idea si è fatto sui quesiti?
Questa la risposta articolata sui 4 referendum:
“Sulla preferenza unica credo che
le cordate elettorali appartengono
ad una politica di un passato molto,
molto remoto. Voterò per far sì
che vengano mantenute le tre preferenze,
magari anche cinque.
Sul
tetto delle retribuzioni penso che
il problema non è quanto costa un
dipendente ma quanto rende. Se
uno rende è giusto pagarlo se non
rende al contrario non è giusto pagarlo.
Quello sul quorum ci può
stare, ma noi rispetto ad altri Stati
abbiamo anche altri strumenti di
democrazia diretta come le istanze
d’Arengo e la legge d’iniziativa
popolare. Se passa cosa facciamo?
Un referendum su tutto?
Sul Polo
invece io credo che sia un’iniziativa
imprenditoriale molto interessante
per tutti, anche dal punto
di vista economico. L’approccio è
stato trasparente, i Borletti si sono
confrontati con tutti gli esponenti
politici. Noi siamo speciali per
fare dietrologie anche su quanto
ci guadagna una certa persona
a vendere quel terreno. A parte
tutto il progetto Polo del lusso mi
piace molto e in un periodo come
questo non so quanto possiamo
permetterci di perderlo”.
Ormai è quasi terminata”
Insomma vien da concludere: quattro NO. Salvo errore di interpretazione. Nell’eventualità, pronti a correggerci.