San Marino Oggi: È nato il Comitato “No all’Europa”, che renderà più incerto l’esito del voto / Faetanini: “1.713 anni di sovranità non si gettano”
Il 20 ottobre è dietro l’angolo. Sul piano politico ed economico, si potrebbe dire tranquillamente che per lo squillo delle trombe annuncianti riunioni pubbliche, comizi, tavole rotonde si è in ritardo. Scusabile (in parte) per le altre problematiche sul tavolo.
I sindacati sono impegnati in assemblee generali, nell’organizzare un probabile sciopero; addirittura a marciare su Palazzo. Ma, sempre i sindacati, rischiano di mettere in seconda battuta il Referendum che li riguarda istituzionalmente: quello sul ripristino della scala mobile. Comunque sia la scena referendaria sarà quella sul discorso Ue sì, Ue, no”.
Una prima timida uscita allo scoperto l’ha fatta l’altro sera Noi Sammarinesi che in sostanza hanno abbinato la loro tradizionale Festa, come sempre, con il compleanno della Repubblica. (…)
Chi, invece, non vuol perdere tempo è Maurizio Faetanini che, dopo un lungo letargo in politica attiva, si è deciso di ributtarsi nella mischia. Lui non vuole il Referendum, non vuole l’ingresso in Europa tout court. In breve ha varato il comitato referendario per il No.
Perché l’Europa sarebbe un problema per la Repubblica? “Si è già dato la risposta da solo. San Marino è una Repubblicacon 1700 anni di storia alle spalle, di sovranità, di rispetto internazionale conquistato senza aiuti esterni. Non possiamo buttarli via con un tratto di matita copiativa sul monosillabo ‘Sì’. (…)
