Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino (ieri) a proposito dei risultati dei referendum: Le convenienze più convenienti
(…) E’ sempre l’illusoria certezza di aver capito
quello che conviene, sia nel votare “sì” che
nel votare “no”, a fare muovere la matita,
a fare rimanere a casa o a far votare scheda
bianca. Ma il concetto di convenienza
è soggettivo e non collettivo. Per questo è
fallace.
Altrimenti non converrebbe forse a
San Marino fare una lotta seria alla corruzione?
O non converrebbe fare emergere i redditi
reali di tutti perché chi più ha più paghi?
Non
sarebbe convenuto a San Marino fare una
politica bancaria e finanziaria onesta senza
mazzette o conti Mazzini?
Non converrebbe
al Paese mettere da parte i meschini che provano
a mascherare le proprie convenienze da
principi condivisi su cui pontificare?
Persino qui la risposta, soprassedendo
sull’ignavia della scheda bianca, è legata a
una questione di monosillabi. Ma poiché ci
sono convenienze che risultano più convenienti
di altre, proprio perché orientate
dall’utile delle tasche di pochi, si può stare
amaramente certi che più della metà risponderebbe
“no” anche a quelle grevi domande.
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