“RELINQUO VOS LIBEROS……”
La situazione generale che sta vivendo il nostro piccolo Stato ci fa capire che qualcosa di molto grave sta minando alle fondamenta l’esistenza stessa di San Marino, poiché tutto sembra aver perduto la sua connotazione concreta e reale.
Molte persone senza lavoro, burocrazia, Npl, mancanza di liquidità, le banche che vacillano, ……debito interno e/o estero….passaggi di mano di istituti bancari…strani decreti…… Mi viene in mente quando, da bambina, giocavo a Monopoli.
Sembra che la politica non riesca a sostenere – o non sa? – il peso assurdo che si è creato in tutti i settori. Persino nelle cose più semplici (perché sono semplici) , dobbiamo dare uno spettacolo pessimo: come l’immondizia ammassata intorno ai bidoni, anche quella che non c’entra niente con quel particolare bidone, ma fa comodo buttarla lì, oppure peggio ancora vedere le auto parcheggiate nei posti riservati ai disabili ed anche direttamente sulla segnaletica stradale, come accade quotidianamente vicino a casa mia.
Poi ci sono addirittura alcuni sammarinesi che danno addosso al proprio Paese, offendendolo con parole irripetibili, naturalmente sui social media, così la divulgazione è più veloce.
Io vedo giorno per giorno l’immagine di San Marino offuscarsi sempre di più, e da quello che si sente dire in giro (ma non sono solo chiacchiere) anche la reputazione perde punti a go-go.
In Consiglio Grande e Generale emergono fatti e situazioni a dir poco preoccupanti, e non solo lì. Anche sui social network si fanno gli affari della Repubblica, e qualcuno che dovrebbe difenderla, visto che lavora per Essa, si permette invece di fare dell’ironia, per di più in situazioni che non hanno niente a vedere con l’ufficialità ed il decoro di uno Stato.
Non riconosciamo più la sovranità del nostro Paese? Vogliamo continuare a spingerlo sempre più giù sotto le sabbie mobili? Di cosa dobbiamo occuparci se non della legalità e della salvaguardia di questi pochi chilometri quadrati?…
Questo mi viene in mente guardando con estrema apprensione quanto sta succedendo.
Poiché sono convinta che abbiamo tutti e ciascuno la giusta quota di responsabilità per il solo fatto che siamo cittadini, oggi mi sono convinta a scrivere, non come esperta di qualcosa, per carità, ma appunto come semplice cittadina che si permette alcune riflessioni (d’altronde, forse siamo ancora in democrazia…) e si preoccupa per il proprio Paese, per le giovani generazioni, e vorrebbe con tutto il cuore vedere la più antica Repubblica del mondo, che ha dato i natali a lei ed alla sua famiglia, ritornare consapevole del proprio “potere” e soprattutto della propria dignità.
E a proposito di responsabilità, mi dispiace molto, ma davvero tanto, che tutte le forze di opposizione abbiano scelto di gettare la spugna e di non partecipare più ai lavori consigliari di questo torrido mese di agosto. Di certo non torneranno in aula solo perché un cittadino qualsiasi glielo chiede, ma io le esorto a pensare alla responsabilità che hanno: i voti che hanno ricevuto, e che conferiscono comunque una dignità ed un ruolo importanti nella conduzione del Paese, impongono di resistere e di espletare l’incarico ricevuto. Fa parte dell’esercizio di quella libertà che ci appartiene e non significa libertà di stare fuori dalla discussione, ma scelta di ottemperare, comunque, al proprio mandato.
…..Quella Libertà che abbiamo presentato sempre come baluardo della nostra esistenza, forse non l’abbiamo ben capita. Perciò dovremmo riflettere meglio su cosa essa significa per noi, da quando Marino ce l’ha lasciata come eredità. Anche se qualcuno ritiene che il concetto di libertà sia praticamente illogico ed inesistente, io invito tutti a ricordare che “Relinquo vos liberos ab utroque homine” non è uno slogan pubblicitario, non significa “faccio quello che mi pare”, ma è la responsabilità precisa per tutti di combattere quotidianamente per mettere in pratica la buona politica, la buona fede ed il buon impegno. Ed anche cambiare direzione, se è necessario per il bene di tutti e per salvare il nostro buon nome.
“Vi lascio liberi da entrambi gli uomini” ossia dal potere temporale e da quello spirituale, significa che la vita che scegliamo di vivere dipende solo da noi ed in nessun altro Paese al mondo il suo Fondatore ha fatto questo. Vogliamo credere che sia solo la nostra tradizione a mettere in bocca al Santo queste parole?… Io credo che anche la tradizione abbia il suo peso.
E adesso chi vuole potrà anche mettersi a ridere, ma non c’è proprio niente da ridere.
Infine: a proposito del Santo Marino….. poco tempo fa ho letto che persino il Suo sacello è in stato di abbandono …. Quella, è la pietra da cui proviene la nostra Storia . Pensiamoci.
Sylva Savoretti