San Marino. Repubblica Futura insiste: “Unico scopo della maggioranza, difendere l’indifendibile”

San Marino. Repubblica Futura insiste: “Unico scopo della maggioranza, difendere l’indifendibile”

“Con piacere prendiamo atto del comunicato congiunto delle forze di maggioranza e del consigliere Denise Bronzetti”.

Si apre così il comunicato di Repubblica Futura, che risponde al comunicato congiunto della maggioranza e prosegue: “Intanto perché evidentemente, solo per difendere l’indifendibile – cioè il disastroso percorso che sulla giustizia e sul Tribunale la maggioranza ha pervicacemente compiuto, insomma l’ormai celebre “terra da ceci”- una maggioranza ormai morta e defunta, che litiga su tutto, continua a trovare il suo unico scopo e la sua ragione di esistere. Poi perché, se ce ne fosse stato bisogno, esso dimostra che chi voglia cercare differenze tra i componenti della maggioranza farebbe davvero molta fatica: sono proprio tutti uguali, e tutti stanno concorrendo al disastro del Paese. Ma siccome queste sono solo considerazioni politiche, veniamo ai fatti. E il documento oggi pubblicato dal quotidiano l’Informazione i fatti li chiarisce assai bene, purtroppo per la maggioranza.
Intanto fa piena luce su come sia iniziata la “caccia alle streghe” verso qualche cittadino che abbia avuto l’ardire di inviare i suoi contributi ai giornali, nello specifico ad una testata in particolare. Ebbene, essa nasce proprio da un esposto (ripetiamo: un esposto non una “letterina”) fatto dal Segretario di Stato Roberto Ciavatta, che, evidentemente, riuscendo a trovare tanto tempo libero, visto che la sanità sta andando a gonfie vele, ha deciso di dedicarsi un po’ anche alle denunce, dopo – lo ricordiamo en passant – averne prese alcune ed esserne uscito indenne (sfruttando anche la sua posizione politica per cambiare il cda di Cassa di Risparmio ed incidere così sull’iter processuale). Bene, almeno questo oggi è un dato acclarato, messo nero su bianco dal Dirigente Canzio, che ha qualificato come esposto la “letterina” redatta da Ciavatta. Chiediamo alla maggioranza: ma in un dibattito consiliare non troppo lontano, non era stato proprio Ciavatta a smentire categoricamente di aver fatto un esposto? Non erano stati vari, nella maggioranza e specialmente in Rete, ad alzarsi sdegnati perché un giudice aveva indagato delle persone? Forse allora al nostro comunicato avrebbero dovuto rispondere non con gli insulti, ma ammettendo la verità e chiedendo scusa: Ciavatta ha fatto un esposto! In base a quell’esposto sono stati indagati cittadini sammarinesi, punto.
Veniamo all’indagine. La maggioranza, dopo la trita laudatio del Dirigente, afferma: “nessuna manipolazione di un procedimento che, invece, avviene d’ufficio, tramite la Cancelleria Penale, che segue dei precisi criteri tabellari”. Bene, oggi è chiaro che ad individuare i soggetti da indagare ed i reati per i quali indagarli, una volta ricevuto l’esposto di Ciavatta, sia stato proprio il Dirigente Canzio. E forse – questo non lo sappiamo a causa degli “omissis”- tra le persone su cui è stato dato mandato a un Commissario della Legge di indagare, c’è pure Fausta Morganti, verso la quale non vogliamo dilungarci in laudationes (non ne ha bisogno) ma che nel frattempo era anche deceduta, purtroppo, cose, entrambe, che avrebbero richiesto ben altro atteggiamento e riguardo.
A questo punto in maggioranza qualcuno, se ha ancora un briciolo di pudore e di dedizione al Paese, potrebbe alzarsi e chiedere spiegazioni su ciò che è accaduto e magari prendere le distanze dal comunicato fatto ieri, ma siamo certi che non accadrà.
Infine, rispetto alle accuse di acredine, insofferenza, risentimento che la maggioranza ci ha mosso, ammettiamo proprio di averle, tutte, non certo per aver perso la poltrona (abbiamo dato ampia prova di saper fare anche questo… con stile) ma perché non possiamo tollerare che cittadini, sulla base di accuse di un Segretario di Stato, si ritrovino indagati, costretti ad assumersi spese legali e a sottostare alle preoccupazioni ed alle incombenze di tale status. Contro questo modo di fare continueremo a combattere, a dire la verità e a cercare di capire cosa sia successo e se ciò che è successo fosse corretto. Peraltro: siamo proprio sicuri che di indagini partite in questo modo, verso altri cittadini, non ce ne siano ancora? C’è qualcuno nella maggioranza che vuole andare fino in fondo nell’interesse di tutti? Attendiamo risposte. Siamo certi che giungeranno solo nuovi insulti e nuove intimidazioni ma la forza per combatterle ce la danno i sempre più numerosi cittadini che ci contattano per chiederci di non mollare, di continuare a difendere lo stato di diritto e la libertà”.
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