Consiglio Grande e Generale, sessione 16-17-18-19-20 settembre
Venerdì 20 settembre, mattina
Nella mattina di venerdì 20 settembre prosegue la lunga maratona del Consiglio Grande e Generale sugli emendamenti (in tutto 64, 19 del Governo e 45 delle opposizioni) al “Progetto di legge Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2024 e modifiche alla Legge 22 dicembre 2023 n.194” in seconda lettura.
Si riparte da un emendamento del Governo aggiuntivo di un nuovo art.2 ter che mira a favorire il collocamento e la negoziabilità di titoli del debito pubblico su mercati esteri. “Con un operatore italiano abbiamo aperto un tavolo tecnico per portare parte del nostro debito interno – spiega il Segretario di Stato Marco Gatti -. Uno degli elementi ostativi era questa prescrizione normativa: intanto siamo intervenuti su questa e abbiamo riservato una delega perché dal tavolo tecnico, se dovessero emergere la necessità di correzioni, abbiamo la possibilità di farle. L’obiettivo è rendere il nostro debito il più circolare possibile”.
Emanuele Santi (Rete) giudica positivamente il provvedimento, ma ricorda che “indipendentemente da dove verranno collocati i titoli, vanno messe in campo una serie di iniziative allo scopo di ridurre il debito e il peso degli interessi”.
Nicola Renzi (RF) evidenzia una “modifica allo Statuto della Banca Centrale. Non sono i presupposti per tentare di fare un confronto sereno. A spizzichi e bocconi si va a cambiare l’impianto che gestisce tutto. Così non va bene”.
Gaetano Troina (D-ML) chiede, “prima di procedere, che ci sia un approfondito confronto e ci siano fornite adeguate e complete spiegazioni sulla collocabilità dei titoli”.
“Per la collocabilità del titolo, avere una platea ristretta fa sì che ci siano delle difficoltà – chiarisce Luca Gasperoni (PDCS) -. Ad oggi vengono collocati grazie ad un accordo con i quattro istituti. Questo emendamento va a migliorare la collocabilità del titolo e aumenta la sua circolarità”.
L’emendamento è approvato.
Spazio quindi ad un altro emendamento del Governo che riguarda la Datio in solutum all’Esattoria con titoli del debito pubblico in alcuni casi specifici e con una apposita clausola di salvaguardia. Anche questo emendamento è approvato.
All’attenzione dell’Aula viene sottoposto poi l’emendamento del Governo aggiuntivo di un nuovo art.2 quinquies che disciplina il trattamento fiscale della compravendita di immobili con titoli del debito pubblico. In particolare, “al fine di favorire, lato banche, lo smobilizzo dei beni immobili rivenienti dal recupero delle esposizioni creditizie deteriorate (NPE o Non-Performing Exposures) bancari e, lato risparmiatori, il pronto realizzo dei titoli del debito pubblico di cui al Decreto Delegato n.168/2022 e al Decreto Delegato n.169/2022”, si stabilisce che “l’acquisto dei predetti immobili di proprietà delle banche sammarinesi che hanno come forma diretta di pagamento il trasferimento, alle stesse banche, dei predetti titoli di Stato è soggetto al regime fiscale previsto dall’articolo 20 della Legge n.102/2019 ad esclusione delle spese di voltura che sono soggette al regime ordinario”.
Spiega il Segretario di Stato Marco Gatti: “L’obiettivo è favorire lo smaltimento di immobili che derivano da crediti deteriorati in pancia alle banche. Si vogliono dare delle possibilità di circolarità dei titoli emessi a fronte della risoluzione bancaria di Banca Cis. E’ un intervento sistemico”.
Emanuele Santi (Rete) dà lettura di un emendamento similare, proponendo però di introdurre una specifica: “È esclusa la possibilità di acquistare beni immobili conferiti dalle banche all’Istituto Gestione e Recupero Crediti (LG.R.C.) mediante trasferimento di titoli del debito pubblico”.
“Condivido l’impostazione del consigliere Santi di tentare di mettere un freno a questa possibile esplosione di immobili che vengono acquistati con della carta – dice Enrico Carattoni (RF) -. Questa norma ha circa un anno. Mi pare che dopo un anno si può dire che forse c’è qualcosa che non funziona se dobbiamo intervenire in questo modo”. “Ci chiediamo quali immobili siano rimasti oggi in pancia alle banche – rilevano Gaetano Troina (D-ML) -. La corsa alla svendita degli immobili per ottenere liquidità ha fatto sì che nelle banche non sia rimasto poi granché”.
Rispetto alle osservazioni del movimento Rete, viene raggiunta una mediazione con il Segretario di Stato Gatti. L’emendamento di Rete è così sostituito con un nuovo emendamento condiviso che viene poi approvato.
Sono poi approvati altri due emendamenti aggiuntivi del Governo sul trattamento fiscale della plusvalenza realizzata su immobili ceduti alle banche e sull’imposta di registro sui contratti bancari. Quindi un nuovo emendamento aggiuntivo, sempre del Governo, che prevede l’integrazione ai requisiti per la classificazione delle imprese ad alto contenuto tecnologico.
Inizia poi la discussione sull’emendamento del Governo aggiuntivo di un nuovo art.2 undecies inerente le disposizioni per favorire il salvataggio d’impresa. “Nelle more dell’adozione di un’apposita normativa finalizzata alla gestione delle crisi d’impresa” il nuovo articolo “è volto a disciplinare ulteriori benefici per il salvataggio delle imprese che si trovino già in una situazione di crisi aziendale conclamata, siano in stato di moratoria e abbiano alle loro dipendenze almeno cento lavoratori”.
La discussione viene interrotta per la lettura dell’indirizzo di congedo degli Ecc. Capitani Reggenti Milena Gasperoni e Alessandro Rossi. Grande la commozione specialmente da parte di S.E. Rossi.
I lavori riprenderanno alle 16.00.
Di seguito una sintesi degli interventi
Comma 23 – Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2024 e modifiche alla Legge 22 dicembre 2023 n.194” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (II lettura)
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 ter
(Collocamento negoziabilità di titolo del debito pubblico su mercati esteri)
approvato
Segretario di Stato Marco Gatti: La nostra volontà è quella di cercare di negoziare i nostri Titoli quantomeno sul mercato italiano. Con un operatore italiano abbiamo aperto un tavolo tecnico per portare parte del nostro debito interno. Uno degli elementi ostativi era questa prescrizione normativa: intanto siamo intervenuti su questa e abbiamo riservato una Delega perché dal tavolo tecnico, se dovessero emergere la necessità di correzioni, abbiamo la possibilità di farle. L’obiettivo è rendere il nostro debito il più circolare possibile.
Emanuele Santi (Rete): E’ un passo in avanti, il fatto di aprire ai Titoli sammarinesi il mercato secondario non la troviamo un’idea sbagliata. Il punto su cui credo ci si debba focalizzare è che indipendentemente da dove verranno collocati, sui Titoli di debito vanno messe in campo una serie di iniziative allo scopo di ridurre il debito e il peso degli interessi.
Nicola Renzi (RF): C’è una modifica allo Statuto della Banca Centrale. Nella riunione fatta con la maggioranza prima dell’assestamento, ho chiesto se stavate andando a cambiare lo statuto. La risposta è stata: assolutamente no. Poi scopri che l’assestamento sta cambiando lo statuto. Non sono i presupposti per tentare di fare un confronto sereno. A spizzichi e bocconi si va a cambiare l’impianto che gestisce tutto. Così non va bene.
Gaetano Troina (D-ML): Onestamente la preoccupazione è che anche questa volta, a fronte non di una particolare urgenza nel dover ricollocare immediatamente i Titoli, io mi sento di richiedere prima di procedere che ci sia un approfondito confronto e ci siano fornite adeguate e complete spiegazioni sulla collocabilità dei Titoli. Vogliamo capire e valutare l’approccio che si vorrà tenere.
Luca Gasperoni (PDCS): Quello che si sta cercando di fare è dare la possibilità anche a persone non sammarinesi o che non hanno un conto presso una banca sammarinese di accedere a questi titoli. Per la collocabilità del titolo, avere una platea ristretta fa sì che ci siano delle difficoltà. Ad oggi vengono collocati grazie ad un accordo con i quattro istituti. Questo emendamento va a migliorare la collocabilità del titolo e aumenta la sua circolarità. Si cerca la semplificazione e l’apertura ad un mercato che oggi non ci è permesso.
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 quater
(Datio in solutum all’Esattoria con titoli del debito pubblico)
approvato
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 quinquies
(Trattamento fiscale della compravendita di immobili con titoli del debito pubblico)
approvato
Segretario di Stato Marcato Gatti: L’obiettivo è favorire lo smaltimento di immobili che derivano da crediti deteriorati in pancia alle banche. Si vogliono dare delle possibilità di circolarità dei titoli emessi a fronte della risoluzione bancaria di Banca Cis. E’ un intervento sistemico. Abbiamo mantenuto soltanto l’imposta di voltura. Non vogliamo che si crei un mercato per poi avere un vantaggio nel non pagare una imposta. Può succedere che il prezzo sia pagato in maniera diversificata. In questo caso il vantaggio viene dato solo alla parte titoli.
Emendamento RETE aggiuntivo di un nuovo articolo (indicato come XX)
(Trattamento fiscale della compravendita di immobili con titoli del debito pubblico)
Emanuele Santi (Rete): Il nostro emendamento è la riscrittura dell’emendamento del Governo con l’aggiunta di una frase. È esclusa la possibilità di acquistare beni immobili conferiti dalle banche all’Istituto Gestione e Recupero Crediti (I.G.R.C.) mediante trasferimento di titoli del debito pubblico. Il problema sorge se viene data la possibilità di acquistare immobili sottostanti l’operazione di cartolarizzazione. Sarebbe un danno allo Stato. L’invito che facciamo all’Aula è di guardare bene che venga esclusa questa possibilità perché stiamo creando un problema al bilancio dello Stato.
Michela Pelliccioni (D-ML): E’ chiaro che è una soluzione che non accontenta. Mi chiedo quali Npl possano essere così appetibili all’interno delle banche. Non credo siano rimasti attici e immobili per i quali i correntisti faranno delle corse.
Segretario di Stato Marco Gatti: Il nostro emendamento dà un vantaggio in termini di imposta di registro quando si acquista esclusivamente dalle banche. Il fatto che possa andare da IGRC non c’è. La cosa la condivido e può essere anche strutturata. Lavoriamo ad un articolo insieme che possa escludere questa ipotesi anche per le operazioni di cartolarizzazione future.
Enrico Carattoni (RF): La materia è ancora un po’ oscura. Noi stiamo parlando di immobili che sappiamo come sono finiti. Condivido l’impostazione del consigliere Santi di tentare di mettere un freno a questa possibile esplosione di immobili che vengono acquistati con della carta. Questa norma ha circa un anno. Mi pare che dopo un anno si può dire che forse c’è qualcosa che non funziona se dobbiamo intervenire in questo modo.
Matteo Zeppa (Rete): E’ una questione di metodo. Io immagino ci si possa fermare cinque minuti per trovare una stesura condivisa.
Segretario di Stato Marco Gatti: Questo bilancio ormai non sarà approvato. Sarà probabilmente nel prossimo. Non possiamo perdere nemmeno un minuto dal mio punto di vista. Ma l’impegno che mi prendo è di lavorare a questo articolo e anche di confrontarci.
Gaetano Troina (D-ML): Ci chiediamo quali immobili siano rimasti oggi in pancia alle banche. La corsa alla svendita degli immobili per ottenere liquidità ha fatto sì che nelle banche non sia rimasto poi granché. Una magra consolazione per chi oggi ha dei titoli di Stato.
Emanuele Santi (Rete): Posso capire che i tempi si stanno allungando, ma quando un gruppo porta un emendamento, perdiamo un’occasione rimandando il tutto al prossimo mese. Ne riparleremo in occasione della legge di bilancio ma siamo un po’ preoccupati. Quando si parla di agevolare i cittadini in difficoltà, lì siamo sempre più restii. Terremo comunque in votazione l’emendamento.
Segretario di Stato Marco Gatti: Nel frattempo ho buttato giù l’articolo. Se l’Aula è d’accordo lo può anche votare.
Rete ritira l’emendamento a seguito della mediazione con il Governo sostituendolo con un nuovo.
L’emendamento concordato è approvato.
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 sexsies
(Trattamento fiscale della plusvalenza realizzata su immobili ceduti alle banche)
approvato
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 septies
(Imposta di registro sui contratti bancari)
approvato
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 novies
(Integrazione ai requisiti per la classificazione delle Imprese ad alto contenuto tecnologico)
approvato
Emendamento GOVERNO aggiuntivo di un nuovo art.2 undecies
(Disposizioni per favorire il salvataggio d’impresa)