C’era ancora una volta, in quel piccolo Stato, un Castello in cui vivevano cittadini molto uniti tra loro, pieni di dignità e di amore per il proprio territorio. Si chiamava Faetano. Era un Castello che evidentemente era molto amato anche dai politici che, chissà per effetto di quale sortilegio, nei periodi di campagna elettorale apparivano alla soglia delle case degli abitanti per chiederne il voto per poi sparire, quasi dimenticandosi del Castello stesso, una volta occupato lo scranno di Consiglieri. Durante queste loro visite elettorali, i cosiddetti politici si dimostravano molto affettuosi e regalavano agli abitanti di Faetano speciali biglietti di “auguri” personalizzati con il proprio nome e numero di lista e, addirittura, autoinvitandosi in casa a prendere un caffè per valutare attentamente di quale favore o dono speciale avessero bisogno i cittadini in questione in cambio del voto. ….vorremmo con tutte le nostre forze che queste storielle fossero semplicemente delle favole della buonanotte. Sono purtroppo solo tre episodi da aggiungere a tutta la lista degli abusi e soprusi di una classe politica immatura e irresponsabile, che continua a elemosinare voti casa per casa in cambio di favori, a testimonianza di un vuoto culturale e programmatico ormai insopportabile. Episodi di cui siamo venuti a conoscenza e che purtroppo non possiamo fare altro che raccontare sottoforma di favola, perché i cittadini sammarinesi coinvolti non hanno alcuna intenzione di segnalarli alle Autorità. Ma se la volontà dei sammarinesi è quella di cambiare questo Paese, di cambiarlo veramente, occorre che loro per primi non tollerino i comportamenti illeciti, il voto di scambio, i piccoli soprusi quotidiani, che si tratti ad esempio dell’auto di un politico in divieto di sosta sotto lo sguardo di qualche gendarme compiacente, di un cantiere in cui i muratori non indossano il casco o di lavoratori in nero.
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Leggi Comunicato, Rete denuncia a Ocse voto di scambio e clientelismo sul Titano