San Marino. Rete: “Raggiungere il pareggio di bilancio è un obiettivo prioritario”

San Marino. Rete: “Raggiungere il pareggio di bilancio è un obiettivo prioritario”

“L’interesse generale dello Stato e la difesa dei risparmiatori stanno sopra ogni cosa”.

Lo afferma Rete dopo aver condotto un’analisi approfondita sulla situazione finanziaria della Repubblica di San Marino con particolare riferimento al debito pubblico e al bilancio di Stato consolidato.

“La pesante eredità debitoria e l’enorme costo del debito estero impongono una attenta riflessione dalla quale deve scaturire una concreta programmazione finanziaria per mettere in sicurezza il Paese – si legge in una nota del movimento di governo -. Non è possibile uscire dalla drammatica emergenza contraendo nuovi debiti per pagare vecchi debiti”.

Raggiungere il pareggio di bilancio, a detta di Rete, “deve essere un obiettivo prioritario, consolidando le entrate e attuando una politica di rigore sulla spesa corrente”.

Sempre secondo la forza politica di maggioranza, “occorre mobilitare le risorse interne infruttifere che offrono la possibilità non solo di dimezzare il costo del debito ma anche di premiare equamente i risparmiatori e i dati statistici pubblicati da Banca Centrale confermano questa possibilità con una raccolta infruttifera di poco più di 2 miliardi presente nelle banche sammarinesi”.

Per Rete “è fondamentale mantenere la ricchezza all’interno del Paese anche attraverso il rientro dei capitali dall’estero” ed è per questo che il movimento di governo sostiene che “si avvii la diversificazione del debito, come anche suggerito da organismi internazionali, emettendo a breve una prima trance di titoli del debito riservati al mercato interno, a medio-lungo termine e a tasso remunerativo”. Al contempo, “attraverso un piano pluriennale e una gestione programmata, si deve procedere a un graduale rientro del debito pubblico rendendolo sostenibile“.

Rete, infine, si dice convinto che “tale politica rafforzi l’autonomia della Repubblica e gratifichi le famiglie dei risparmiatori”.

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