San Marino. Rete: “Raggiungeremo una legge quanto più completa possibile per garantire l’accessibilità al servizio e la tutela della salute delle donne”

San Marino. Rete: “Raggiungeremo una legge quanto più completa possibile per garantire l’accessibilità al servizio e la tutela della salute delle donne”

“Mettiamo a disposizione le nostre risorse per raggiungere una legge quanto più completa possibile per garantire l’accessibilità al servizio e la tutela della salute delle donne”.

Lo dice Rete, spiegando in un comunicato che si è celebrata oggi la 100ª Giornata internazionale della donna, “un 8 marzo che ormai in tutto il mondo è diventato l’occasione per riconoscere le conquiste delle donne in ambito politico, economico e sociale, ma anche per mettere ancora in evidenza le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora vittime in varie parti del mondo, compreso quello che definiamo ‘civilizzato’”.

“In questi giorni”, dice il movimento di governo, “il primo pensiero va alle donne dell’Ucraina, vittime di un’aggressione bellica inattesa e crudele, a causa della quale stanno sopportando il prezzo altissimo dell’oppressione, ma ci stanno anche dimostrando tutto il coraggio di cui possono essere capaci le donne; a tutte loro va la nostra grande solidarietà e ammirazione, oltre al nostro impegno fattivo per l’accoglienza dei profughi che stanno giungendo in Repubblica“.

Sempre Rete “si compiace per il deposito del testo normativo sull’interruzione volontaria di gravidanza e per l’avvio dell’iter di approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale“.

Siamo dunque a un passo dalla conclusione di un percorso assai complesso sia dal punto di vista elaborativo, sia procedurale, direttamente conseguente al risultato del referendum dell’autunno scorso, al quale il movimento ha dato un sostegno forte, convinto e determinato – sostiene la forza politica di maggioranza -. Se il responso delle urne è stato il culmine di una battaglia lunga decenni e il cui esito ha fin da subito avuto il sapore della vittoria, oggi ci apprestiamo a celebrarne l’atto conclusivo“.

Il deposito della legge, “avvenuto alla vigilia dell’8 marzo, sta a dimostrare un’altra tappa dell’autodeterminazione femminile”. Il testo, “passato al vaglio del Collegio Garante, mira a recepire l’esito referendario e quindi il volere dei cittadini“.

Infine, Rete annuncia che “mette a disposizione le proprie risorse allo scopo di raggiungere una legge quanto più completa possibile per garantire l’accessibilità al servizio e la tutela della salute delle donne“.

Il risultato referendario ha rivelato quanto i tabù e i pregiudizi su femminilità e maternità siano caduti all’interno del nostro Paese. Ci auguriamo che anche la classe politica possa fare lo stesso”, chiosa il movimento di governo.

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