Il Piano dell’architetto milanese, ultimato nel 2019, mirava ad eliminare i rischi idrogeologici Non è mai stato adottato dal Consiglio. Le opposizioni: «No a edifici in zone pericolose»
CARLA DINI. Colpo di scena: il governo accantona il Piano regolatore generale dell’architetto Boeri affidando l’incarico a Lord Foster. Una mossa che non va giù all’opposizione che tuona contro «lo spreco» da 972mila euro.
La vicenda
Nell’ottobre 2022 l’architetto di fama internazionale Stefano Boeri si era rifiutato di firmare il Prg, di cui aveva disegnato le linee guida, respingendo la richiesta di rivederlo «con variazioni in contraddizione con i principi stessi con cui era stato realizzato». Sulle colonne del Corriere Romagna aveva spiegato che uno dei pilastri del Piano, assieme alla riduzione del consumo del suolo, rigenerazione del territorio e grande investimento sul verde e energie rinnovabili, «era quello della messa in sicurezza di un territorio fragile». (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna
