Repubblica futura: “La politica si vendica del giudice che l’ha indagata e mandata a processo”
ANTONIO FABBRI – “La politica indagata e rinviata a giudizio si vendica del magistrato che l’ha indagata e posta sotto processo”. Questa in sintesi è l’inquietante sintesi fatta da Repubblica futura su quanto sta accadendo in questi giorni, con una azione concentrica orchestrata da maggioranza assieme a vertice di Banca Centrale e a parti del Tribunale per fare fuori, dopo il dirigente Giovanni Guzzetta, anche il commissario della legge Alberto Buriani. La manovra è evidente e passa anche per i tempi, quelli frettolosi, della convocazione della Commissione Affari di Giustizia prevista per oggi, e quella di domani del Consiglio giudiziario plenario, convocato dalla Reggenza senza che questa abbia mai accolto, ormai da mesi, la richiesta dei giudici di riunire il Consiglio giudiziario ordinario. All’odg del plenario le decisioni della Commissione Affari di Giustizia che, però, non sono state ancora prese. (…)
“È uno dei più brutti momenti della nostra Repubblica – dice Miriam Farinelli -. Il Paese è tornato indietro di anni per quel che riguarda la giustizia e lo stato di diritto. (…)
Il dirigente lampo Pierfelici ha cancellato tutto il lavoro del Tribunale. Prossime ciliegine sulla torta saranno l’arresto di procedimenti come il Mazzini e quello sul Centro uffici. Una entrata a gamba tesa della politica: devono andarsene i magistrati scomodi. Così il cittadino che avrà a che fare con la giustizia sarà in balia del politico di turno. Voglio fare un appello ai cittadini: informatevi, difendete le vostre idee, non lasciatevi abbindolare dal politico, dagli avvocati che non pensano ad altro che ai propri interessi e agli interessi dei oro assistiti”, ha concluso Miriam Farinelli. È del tutto evidente, dunque, che cacciato Buriani, cosa che ha intenzione di fare la maggioranza, si arriverà alla delegittimazione della giustizia, delle indagini svolte e all’attuazione dello scopo di far saltare i processi scomodi, dal “conto Mazzini” e al processo a Gatti, con pesanti ripercussioni su fascicoli anche per reati gravi ancora aperti e passati di mano.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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