Riciclaggio per occultamento, questione di legittimità davanti ai Garanti
La decisione sul caso sollevato influirà su numerosi procedimenti, tra cui il “conto Mazzini”
ANTONIO FABBRI – La portata della decisione che il Collegio Garante di Costituzionalità delle norme dovrà prendere su questo sindacato di legittimità, è notevole perché riguarda la giurisprudenza di quasi un decennio in tema di riciclaggio e autoriciclaggio. Una decisione che quindi inciderà su numerosi procedimenti già decisi e pendenti. Uno fra tutti: il “conto Mazzini” Ieri i giudici del Collegio, il presidente Giuseppe De Vergottini, il vicepresidente Giovanni Nicolini e il membro effettivo Kristina Pardalos, affiancati dal membro supplente Viktor Crescenzi, hanno presieduto l’udienza pubblica sulle questioni di costituzionalità sollevate dal Giudice delle Appellazioni David Brunelli nell’ambito di due processi. Il presidente De Vergottini ha esordito riassumendo i motivi del Giudice remittente e le memorie delle parti in causa. In sostanza il giudice Brunelli ha chiesto la verifica di legittimità costituzionale “dell’art. 5 comma 2 della 1. 29 luglio 2013 n. 100, nella parte in cui, nell’eliminare l’inciso ‘ fuori dei casi di concorso nel reato’, presente nell’art. 199 bis, comma 1, codice penale, ha reso direttamente punibile la condotta di chi, avendo in precedenza commesso misfatti e avendo occultato in San Marino il denaro da questi provenienti, abbia continuato a tenere occultato tale denaro dal giorno di entrata in vigore della legge, senza prevedere un adeguato periodo di comporto per far cessare tale condotta e senza prevedere che siffatto disvelamento non determinasse eventuali conse- guenze penali per l’autore dei misfatti-fonte” (…)
Articolo tratto da L’Informazione
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